E se ci fosse un modo per raggiungere il Giappone questo Natale?
Un modo più semplice, non troppo costoso e che non prevede per forza l’aereo?
Se hai letto i miei articoli sul Giappone, ormai lo sai, sai quanto sento la mancanza di Tokyo.
Una cosa che ho ripetuto fin troppe volte, lo so, ma ci tenevo a dirti che ho trovato un paio di soluzioni.
Per me e per te.
Ecco quindi dove andare per un Natale giapponese Made in Italy!
Little Tokyo si trova a Porta Genova (Milano)
Sembra proprio che dopo China Town sia arrivato il momento di Little Tokyo.
Ancora una volta il Giappone riesce a fare breccia in Italia con il soft power, abilità che consiste nel sapere convincere, attrarre e persuadere attraverso cultura, valori e istituzioni.
Primo fra tutti il cibo, legato allo stare a tavola in compagnia.
Di ristoranti giapponesi ce ne sono sempre di più, e questo è anche dovuto al loro sapersi rapportare al portafogli: mangiare fino a saziarsi con soli 20/30 euro fa venire l’acquolina a molti.
A Milano poi si sale di livello: in via Vigevano si trova il temporary giapponese Tenoha, uno spazio di coworking, ma anche store in cui poter fare shopping o fermarsi per un caffè.
Se ci spostiamo in corso Cristoforo Colombo c’è Omacase Sushiteca.
Dalle foto sul sito posso dire che mi ricorda molto i locali giapponesi di Tokyo, e la cura nel presentare i piatti non è “da Masterchef” come si potrebbe pensare.
L’estetica, infatti, è molto importante per i giapponesi!
Per chi invece volesse provare il sake, c’è Sakeya, che riunisce “più di 150 etichette provenienti da 47 regioni giapponesi”.
Una tappa da non perdersi è anche Maido, il primo okonomiyaki street food in Italia.
Si tratta di un piatto tipico di Osaka, diventato famoso in tutto il Giappone.
Potrei paragonarlo alla frittata, ma non servirebbe descriverne anche solo un pezzettino.
Va provato: dal vedere come viene cucinato, al gustarlo appena esce dalla piastra.
E ora il ristorante che vanta solo vera cucina giapponese, qui niente imitazioni: Fukurō, che si trova in via Antonio Tolomeo Trivulzio. Ad appena 15 minuti da Porta Genova.
Il luogo perfetto per i nostalgici come me.
Mercatino giapponese a Roma
Da Milano si scende verso Roma, la città eterna, dove un gruppo di giapponesi ha deciso di “avvicinare la cultura nipponica a quella del loro paese di adozione”.
Il mercatino giapponese ha avuto inizio nel 2007 e in undici anni si è ampliato a tal punto da essere diventato un vero e proprio festival della cultura nipponica.
Nelle giornate dedicate al mercatino, si svolgono workshop, spettacoli dal vivo, dimostrazioni di arti marziali, degustazioni…
A pensarci bene, mi ricorda molto i momenti passati al Sensōji, il tempio antico di Asakusa, davanti al quale si trova un mercato all’aperto in cui sarei rimasta a girare per delle ore.
Tornando a Roma, anche per Natale il Mercatino giapponese regala emozioni: il 15 e il 16 dicembre si terrà The Christmas City.
Si tratta della terza edizione del “più grande Market natalizio di Roma”, realizzato in collaborazione con Vintage Market.
L’intera esposizione è al coperto, in un ex deposito ATAC di 6000 metri quadrati.
Nemmeno riesco a figurarla un’area così grande e carica di banchetti!
Che poi solo banchetti non saranno, perché si tratta di “un’esperienza a 360° sul mondo del Giappone”.
Ci saranno concerti, esibizioni, un’area dedicata alla cucina tipica e laboratori a cui potersi iscrivere.
Tutte le attività e i workshop si trovano sul sito, basta aprire il menù e cliccare l’area di proprio interesse e prenotare via mail.
Che ne pensi? Conoscevi già le tappe giapponesi a Milano e Roma?
Io le ho scoperte quest’anno e sono in fibrillazione!
Comunque, mentre corri qua e là in giro per l’Italia, il countdown natalizio pop di Quattrocchi è sempre pronto a tenerti compagnia.
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