Ciao Quattrocchi, hai mai sentito parlare di Elon Musk?
Dal nome può sembrare un personaggio inventato, e dai progetti da lui portati avanti lo si potrebbe credere.
Elon Musk esiste davvero, nel 2016 era addirittura il 101esimo uomo più ricco al mondo, e nel corso della sua carriera si è distinto per la sua capacità imprenditoriale, i progetti spaziali e le stravaganze commerciali.
Perché parliamo di Elon Musk?
Di recente ho rivisto Iron Man 2, in cui il businessman compare nel ruolo di se stesso e si presenta a Tony Stark.
Una stretta di mano tra uomini di scienza e geniali, tra fantasia e realtà, che vivono una vita molto simile.
Anche se non credo Elon Musk faccia ancora parte degli Avengers.
SpaceX, viaggi nello spazio in Economy
Elon Musk non ne ha mai fatto mistero: è un appassionato di fantascienza, ecco perché nel 2002 ha fondato SpaceX, azienda di esplorazione spaziale.
L’obiettivo principale di questa azienda è quello di permettere viaggi nello spazio in Economy.
Qualcuno ha fatto un paragone con i voli low cost di Ryanair, e come parallelismo economico già ci fa drizzare le orecchie.
La prima cosa che ho pensato è stata che, un giorno, leggerò sulle riviste di viaggi della luna di miele sulla Luna.
Una sciocchezza se si pensa di poter navigare nel vasto sistema solare, magari facendo trekking sulle colline di Marte o tra gli anelli di Saturno.
Tutto troppo “verso l’infinito e oltre” per essere vero?
Eppure i risultati sembrano arrivare per davvero: il futuro nello spazio è sempre più vicino.
Speriamo solo di non cadere nella trappola da romanzo di fantascienza, dove l’uomo si spinge più in là del dovuto e finisce per commettere vecchi errori. Fino a perdere coscienza di sé e dell’altro.
Apocalisse zombie? Ci pensa Elon Musk
Quando ho detto stravaganze, intendevo stravaganze serie.
All’inizio di quest’anno, Elon Musk ha messo in vendita dei lanciafiamme realizzati per difendersi da una possibile apocalisse zombie.
Messi in vendita a 500 dollari l’uno, i lanciafiamme sono andati a ruba.
Il web ne ha parlato a profusione, tra il comico e l’ammirazione, perché dietro a un progetto all’apparenza folle, c’è un marketing studiato.
I pezzi realizzati erano solo 200, e un prodotto in edizione limitata fa già gola.
Se poi viene aggiunto l’aspetto ludico e immaginario di dover sconfiggere degli zombie, allora siamo a cavallo.
Leggendo gli articoli sui giornali online, ho notato che la tendenza è stata quella di domandarsi cosa ci facessero gli acquirenti con un oggetto inutile.
Insomma, non che si voglia negare completamente la possibilità di un’apocalisse zombie, ma diciamo che è un po’ come parlare di Babbo Natale.
Ci si va in punta di piedi per non rompere la magia, ma alla fine chi ci crede ancora?
Io credo che la risposta sia proprio questa: rompere la magia non fa per la maggior parte delle persone. Anche se si tratta di imbracciare un lanciafiamme per combattere esseri che vogliono mangiarci e renderci succubi.
C’è anche una componente di collezionismo in questo acquisto, che ha spinto alcuni dei clienti a rivendere su eboy i lanciafiamme a una cifra quattro volte più alta.
Ed è proprio agli appassionati che Elon Musk si rivolge ogni volta che produce e vende articoli lontani dal suo lavoro principale.
Il punto, quindi, non è che cosa se ne faranno le persone di un oggetto dalla scopo improbabile, ma il valore che ognuno dà a prodotti di questa tipologia.
Ci fanno sognare, confondono realtà e immaginazione, proprio come Elon Musk che incontra Tony Stark, rendendolo vero.