È cominciata la frenesia da regali di Natale! Siete pronti?
Ma è difficile trovare idee sempre nuove, ecco perché nel nostro Calendario dell’Avvento non manca mai un articolo dedicato a consigli utili in merito. Quest’anno mi sono lasciata ispirare dalle nostre rubriche: Recensendo, Eventi e Iniziative, Un po’ di Qua… Insomma regali originali che permettano di esplorare tutte le nostre tematiche preferite, soprattutto in fatto di arte e cultura.
I brutti maglioni in lana che pizzica sono ormai fuori moda! Come nel museo, anche la nuova frontiera del regalo è l’esperienza e non c’è niente di meglio di un dono che coinvolga interattivamente chi lo riceve.
Perché parlo di regali intellettuali? Perché uno dei capisaldi di Quattrocchi è proprio che la cultura non è solo per una élite e può essere comunicata e apprezzata da tutti. Quindi perché non anche regalata?
Un libro? Facciamo tanti!
Una delle opzioni che preferisco: i libri. Non posso non cominciare così..
Un libro per me è un compagno di avventure speciale e, come regalo, diventa un messaggero. Nel suo titolo e nella sua trama porta con sé qualcosa di chi lo sta regalando e qualcosa di chi lo riceve. I nostri gusti letterari sono strettamente personali e regalare un libro significa rivelare che abbiamo pensato a quella persona e come.
Eppure ci sono delle volte in cui è difficile essere sicuri di azzeccare il testo giusto: un romanzo o un saggio? Un classico o un contemporaneo? A chi si trova attanagliato dal dubbio suggerisco di fare ricorso alle mitiche gift card, le più celebri sono quelle della Feltrinelli e della Mondadori.
Sfatiamo un mito: una gift card non significa “non so cosa prenderti, vedi un po’ tu” come fanno le nonne quando ci lasciano i soldi per il gelato! Significa non limitare le possibilità di chi la riceve. Invece di donare un solo libro, ne stiamo donando molti. In questi termini, si tratta di un pensiero molto adatto soprattutto ai lettori voraci. Pensate che io ne ho donata una anche per San Valentino!
Un museo intero!
Usciamo dalla libreria ed entriamo al museo, ma continuiamo a parlare di card . Da qualche anno a questa parte ho visto sbocciare nella mia città una serie di iniziative innovative e dinamiche, volte ad incentivare l’ingresso presso le istituzioni culturali di tutti i tipi e, allo stesso tempo, unire queste in una rete unica coordinata che offre al visitatore un’esperienza completa.
Le card di ingresso ai musei sono il piccolo distintivo di questo genere di inventiva. Sono adatte a chi ama l’arte e la bellezza, a chi proprio non sa stare fermo in casa come anche a chi avrebbe proprio bisogno di muoversi un po’. Avete mai pensato di regalare interi musei? Ecco come.
La Card Cultura
A Bologna ha appena fatto il suo ingresso sulla scena culturale la Card Cultura, che sostituisce e integra la precedente Card Musei Metropolitani. Un ricco abbonamento per la fruizione culturale in Emilia-Romagna, con opzioni anche in provincia, dalla pianura fino a Imola e all’Appennino. Dodici mesi di ingressi gratuiti e riduzioni speciali per musei, mostre, teatri, festival, cinema e concerti, oltre a un programma di attività speciali riservate agli abbonati, proposte dai tanti musei che partecipano alla rete.
La Membership Card di Genus Bononiae
L’altro grande protagonista è Genus Bononiae, il percorso culturale, artistico e museale, nato per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, e articolato in palazzi storici restaurati e riaperti al pubblico nel cuore della città .
La Membership Card di Genus Bononiae è facile da trovare, presso le presso le reception di Palazzo Pepoli, Palazzo Fava e San Colombano, perciò consiglio di entrare per la card e restare per una visita! La card offre un programma pensato appositamente per ogni genere di visitatore: dal singolo allo young, alla famiglia intera, fino alla exclusive che include una visita annuale al “dietro le quinte” di una mostra. Anche in questo caso, i vantaggi e le promozioni hanno la durata di un anno: entrate illimitate, ingressi ridotti per un ospite, prezzi speciali ai bookshop e ai Caffè dei musei, visite esclusive e accessi preferenziali.
Un’entrata in scena ad effetto
Anche voi siete soliti regalare a Natale qualcosa per Capodanno? Di solito qualcosa di rosso, spesso mutande di dubbio gusto! Con questa idea (che ho testato personalmente) resto sul tema della sera dell’ultimo dell’anno, ma l’unica stoffa rossa è quella delle poltrone di una platea.
Molti teatri, infatti, organizzano spettacoli di fine anno: serate speciali con performance ancora più esuberanti e un brindisi finale alla mezzanotte. I biglietti per lo spettacolo di Capodanno sono il regalo perfetto per chi non se la sente di buttarsi nella folla della piazza cittadina ma vuole comunque organizzare una serata memorabile.
Le serate del 31 Dicembre a cui ho assistito io sono quelle del Teatro Duse, dove il Capodanno 2020 è con Gianni Morandi, protagonista del nuovo progetto artistico “Stasera gioco in casa – Una vita di canzoni”. Un’atmosfera informale, di vicinanza tra l’artista ed il pubblico caratterizza il racconto in musica e parole, con le canzoni nel ruolo di protagoniste che hanno il compito di far sentire il pubblico, appunto, a casa.