Ho già dichiarato la mia passione per le commedie quando ho parlato di 30 anni in un secondo, nelle quali trovo tutto quello che cerco in un film: drammi familiari, amore, differenze, confronto e lieto fine.
L’esigenza di un lieto fine penso me l’abbia insegnata la Disney, e ancora oggi cerco di trovare una giustificazione a Pocahontas.
A parte questo, il fatto che alcune commedie vengano ambientate nel periodo natalizio mi rende ancora più felice!
Io ci credevo davvero alla pubblicità del pandoro: “a Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai”, come credo si possa fare di più, anche se cerco di dare il meglio tutto l’anno.
La magia del Natale, che unita a quella Disney formano il capolavoro, mi scalda il cuore… Ma ci sono alcuni film che a forza di spargere polverina magica si sono scaricati.
Ecco quindi tre film che ci siamo stancati di guardare durante le feste.
O quasi.
1. Una poltrona per due
Il primo film della lista è uscito nel 1983 e vede protagonisti Dan Aykroyd e Eddie Murphy, due specialisti della comicità.
L’intera trama è scatenata dalla scommessa tra i ricchi e taccagni fratelli Duke, per i quali lavora Louis Winthorpe III, interpretato da Aykroyd.
La loro intenzione è vedere cosa spinga un uomo alla criminalità, e per farlo decidono di dare una posizione privilegiata a Billie Ray Valentine, senzatetto interpretato da Murphy, a discapito di Louis, che invece si ritroverà in mezzo a una strada.
Questa pellicola rientra nei film natalizi non solo perché i due protagonisti si incontrano (o meglio, si scontrano) la vigilia di Natale, ma per i temi trattati che dovrebbero far riflettere lo spettatore.
Primo fra tutti il rispetto per l’altro, cosa che i fratelli Duke non hanno.
Una volta risolta la scommessa, infatti, i due decidono di dare il ben servito a Billie Ray e allo stesso Louis, incuranti di avere rovinato la vita a entrambi.
Trattandosi, però, di una commedia natalizia il lieto fine non può certo mancare e anche se la trama ci appare trita e ritrita, risulta appagante e perfetta per il mood festivo.
In fin dei conti, speranza e amicizia sono proprio gli ingredienti per un Natale sereno, quindi perché rinunciarvi?
2. Mamma ho perso l’aereo
Gli elementi ci sono tutti: famiglia numerosa, parenti un po’ serpenti e un ragazzino pestifero.
Il tutto farcito con luci e canzoni natalizie.
La trama ormai la conosciamo tutti, ma se foste riusciti a scampare alla pellicola uscita nel 1990 (ho solo un anno in più di questo film, non ci credo) non fatene un dramma: anche quest’anno ne vedremo la replica su uno o più canali in Tv.
Ma come mai questo film, nonostante lo si veda così spesso continua a piacerci?
Credo sia per la sua dose di ilarità e forza di cui necessitiamo proprio a Natale.
Il protagonista è Kevin McCallister, un ragazzino che né fratelli né cugini sembrano apprezzare molto, così come gli zii.
Ma per quanto Kevin risulti difficile da gestire, per tutto il film tifiamo solo che per lui. Lui che finalmente può godersi casa libera ed essere se stesso.
Il bello di questo film, oltre alle infinite risate, è vedere che un ragazzino, in apparenza indifeso, riesce a vincere e a farsi apprezzare.
3. Miracolo nella 34a strada
Se nelle prime due pellicole il Natale faceva da cornice, in questo film del 1994 è protagonista, in quanto la storia ruota intorno alla fede in Babbo Natale (ruolo dato a Richard Attenborough).
Qui si assapora un’atmosfera romantica, di sogno e fantasia, e dove a essere inizialmente scettica è la piccola Susan (vi ricordate Mara Wilson? La magica Matilda!).
E se questo non bastasse a convincervi a guardarlo (di nuovo), si tratta pur sempre di un film in cui la figura dell’avvocato non risulta fredda e calcolatrice, ma al contrario dolce e protettiva.
Questi erano i tre film che noi di Quattrocchi ci siamo stufati di guardare (o quasi).
Quali sono i vostri?
E come sempre #OcchioAlNatale!