Buongiorno quattrocchi!
Gli ultimi mesi sono stati davvero un ottimo periodo per me: ho spesso letto con costanza e piacere, facendo anche le ore piccole e scoprendo autori nuovi.
Purtroppo non tutti mi sono piaciuti, e sono sicura faticherò a leggere qualcos’altro scritto da loro.
Penso, però, che perfino trovare un libro che non ci piace sia positivo.
Capita di leggere libri dalla trama poco consistente, dai personaggi scialbi o dalla narrazione lenta. E al momento ringrazio di non avere trovato un libro che possedesse questi lati negativi allo stesso tempo.
In ogni caso, una volta terminata – o abbandonata – la lettura, è stato spontaneo andare a cercare le loro controparti letterario, e penso proprio di averle trovate!
Quindi se sei alla ricerca di una nuova lettura, preparati, perché te ne consiglio 3.
Gli ultimi libri letti con il Gran Premio delle Lettrici
Con il Gran Premio delle Lettrici indetto da Elle magazine vengo a conoscenza di autori e autrici sempre nuovi.
Purtroppo, però, gli ultimi tre libri arrivati non mi hanno coinvolta come speravo, anzi, in alcuni momenti li ho trovati perfino noiosi.
- L’amore, quando tutto è perduto (Rizzoli);
- La sostanza del male (Einaudi);
- Il rumore delle cose che iniziano (Rizzoli).
La magia di Rizzoli (i loro libri mi danno sempre una sensazione tattile e olfattiva che mi riporta alle lunghe letture adolescenziali) non è bastata per soddisfarmi.
L’amore, quando tutto è perduto non mi ha emozionata per colpa di personaggi distanti a causa di un narratore esterno distratto, mentre Il rumore delle cose che iniziano presenta una protagonista troppo costruita, e i frequenti flashback non mi hanno aiutata ad avvicinarmi alla storia, che alla fine ho trovato piatta.
La delusione maggiore arriva da La sostanza del male: desideravo davvero leggere un bel giallo! Un romanzo dai ritmi serrati, difficile da lasciare chiuso sul comodino, invece non ho provato panico o ansia per i personaggi, e soprattutto non c’è mai stato il momento da “e adesso che farà?”.
Come dicevo, è stato spontaneo pensare alle controparti letterarie: basandomi sui generi e le tematiche trattate nei romanzi deludenti, ho fatto mente locale e ho trovato tre perfetti sostituti.
La cosa straordinaria è che l’abbinamento funziona anche nel caso in cui, al contrario della sottoscritta, tu abbia apprezzato i romanzi di partenza. E la cosa non potrebbe rendermi più contenta.
Solitudine e riscatto di se stessi al femminile: L’amore quando tutto è perduto vs. Dispetti di famiglia
Isabelle Autissier è la prima donna ad avere affrontato il giro del mondo in barca a vela completamente da sola, e un po’ ce lo si può aspettare un romanzo sulla forza femminile, spesso sottovalutata.
L’amore, quanto tutto è perduto racconta di un viaggio in barca finito male, durante il quale una coppia si ritrova naufraga su un’isola poco conosciuta.
Entrambi i protagonisti dovranno affrontare la solitudine e le difficoltà naturali in un luogo che giorno dopo giorno si fa più ostile, tanto da portare in superficie un sentimento di sopravvivenza più forte dell’amore che li univa.
Un romanzo con premesse intriganti, che però non mi ha coinvolta come mi aspettavo a causa di una narrazione asciutta, quasi asettica nei momenti in cui c’era bisogno di trasmettere le emozioni.
Una lettura che ho faticato a terminare e non mi ha avvicinata alla protagonista nemmeno nei momenti di maggiore sconforto.
Quindi qual è la controparte di un romanzo che parla di donne che si fanno sempre più indipendenti, in cui la donna non è più disposta a rinunciare a se stessa, alla propria vita, con lo scopo di salvare esclusivamente quella degli altri?
Il mio consiglio è di leggere Dispetti di Famiglia di Jill Sooley (Giunti), nonostante non si tratta di un romanzo di avventura.
Qui vengono descritte le dinamiche di una famiglia allargata, raccontate con il punto di vista di tre donne che sentono stretti i ruoli di moglie, madre, figlia o fidanzata, perché dicono troppo poco di quello che sono.
Tre donne che vengono raccontate con maestria, al pari del rapporto familiare che le lega, ma che spesso pare loro labile o inesistente.
Jill Sooley (oltre a sapere usare bene il flashback!) ci mostra come il desiderio di una famiglia e quello di definirsi come persona spesso cozzino tra loro, e può perfino tirare fuori il peggio di noi stessi.
Thrilling e suspense: La sostanza del male vs. L’amore bugiardo
Luca d’Andrea ci porta in un paesino del Sud Tirolo in cui Salinger si è trasferito con la famiglia.
Da giornalista curioso e testardo quale è, si fa coinvolgere sempre più dall’omicidio irrisolto di tre giovani, avvenuto molti anni prima.
Su di me la strategia di costruire e narrare la quotidianità del protagonista per causare thrilling non ha funzionato, cosa che non posso proprio dire del romanzo L’amore bugiardo di Gillian Flynn (Rizzoli).
Non farti incantare dal titolo, non si tratta di una dolce commedia farcita con una storia d’amore tormentata. Al contrario trovo sia una bella novità letteraria nel genere thriller: un romanzo denso e folle, che ho letto tutto d’un fiato, faticando a staccarmi dalle pagine sempre più coinvolgenti.
Non è un romanzo che si dimentica, e anche se hai già visto la sua trasposizione in film, prenditi il tempo di immergerti tra le sue pagine.
Di Gillian Flynn ho apprezzato la semplicità della narrazione in contrasto con la complessità della trama e dei personaggi, così vividi da sembrare reali.
L’amore e le sue insicurezze – Il rumore delle cose che iniziano vs. Innamorarsi. Istruzioni per l’uso
Evita Greco, con questo suo primo romanzo, mostra una storia dai toni favoleggianti e una protagonista, Ada, che si ritrova ad affrontare la malattia della nonna, una relazione imperfetta e un futuro da costruire.
Ho trovato Ada molto poetica, troppo per i miei gusti.
Ogni suo gesto o frase risultavano costruiti, un aspetto che ha reso noiosa la sua presenza.
Non so se anche a te capita, ma quando leggo un libro guardo le pagine che ancora non ho letto e provo la sensazione che siano ancora da scrivere. Come se la storia si stesse formando nel momento in cui leggo.
A volte mi domando perfino cosa possa avere riempito tutte quelle pagine, perché non sospetto nulla di ciò che succedere tra un paio di paragrafi.
Ecco, Il rumore delle cose che iniziano non ha questa magia: non ho vissuto gli svolti di trama come avrei voluto, perché ho trovato piatta l’intera narrazione.
Questo, però, non è un tratto distintivo delle storie d’amore.
Come per ogni altro genere, anche questo è soggetto alle sfumature, quindi se sei in cerca di un amore tra il sogno e la realtà, ti consiglio Innamorarsi. Istruzioni per l’uso di Cecelia Ahern (Rizzoli, di nuovo!).
Qui la protagonista è Christine, una donna eccessivamente attaccata ai manuali di self-help che sta vivendo un divorzio sfibrante. È una persona buona che cerca la sua strada, e nonostante si senta un pesce fuor d’acqua, è sempre pronta a fare un passo in più verso gli altri.
Cecelia Ahern è un’autrice che stimo molto, capace di arricchire Dublino di personaggi a cui ci si affeziona soprattutto per la loro dose di realtà, ed è un peccato che continui a essere ricordata esclusivamente solo per i due romanzi da cui sono stati tratti i film (P.S. I LOVE YOU; SCRIVIMI ANCORA).
Queste erano le mie tre alternative a libri che non mi sono piaciuti.
Fammi sapere qui sotto cosa ne pensi e se anche tu hai controparti letterarie da propormi.
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