CarƏ Scorpione, sei uno dei segni che mi ha fatto riflettere di più, sei statƏ una sfida.
E pensare che avremmo qualcosa in comune: sei il mio ascendente! Il fatto è che hai dei lati nascosti che non tutti sanno cogliere (o che tu non consenti a tutti di vedere) e trovare dei consigli adatti a sfiorare tutte le tue sfumature non è stato semplice.
Come ho scritto nei post, sei cripticƏ e un po’ tenebrosƏ, ma anche capace di grande empatia, sei testardƏ, ribelle e passionale… Come faccio a incasellarti?!
Semplice: non lo faccio. I miei suggerimenti per te seguono l’onda…
Lo Scorpione in Oriente
La prima strategia che ho trovato per non annoiarti, Scorpione, è mostrarti nuovi panorami. In questo caso, l’Oriente mirabile, pieno di segreti come piace a te.
Anche se ti ho parlato di suspense sui social, il film che ti consiglio non è né un horror né un thriller, ma è comunque all’insegna della tensione e dei colpi di scena: sto parlando di “Shinobi”, film del 2005 diretto da Ten Shimoyama, che racconta dello scontro tra due grandi clan ninja rivali, Iga e Kouga, nel Giappone del XVII sec. Ogni guerriero scelto dei due clan possiede un potere speciale e letale: Gennosuke, ad esempio, il leader di Kouga, ha come dote una straordinaria forma ipnotismo, mentre Oboro, a capo di Iga, è in grado di uccidere con lo sguardo. E se la situazione non ti sembra già abbastanza complicata, sappi che i due sono segretamente innamorati. Come è tipico dei film orientali, “Shinobi” è fatto di lunghi silenzi, fruscii, sguardi… La storia romantica è parte integrante della trama ma non è né stucchevole né preponderante, inserita nella cornice coreografica delle arti marziali.
Ad accompagnare le scene di combattimento forse ti aspetti che ti colpisca con un pezzo heavy metal? Io invece ti rispondo con i violini del compositore cinese Tan Dun, le cui note hanno accompagnato il mio ultimo anno di università: “For the world” è il brano più celebre della colonna sonora del film “Hero” di Zhang Yimou, lento ed essenziale nella sua drammaticità.
Lo scorpione in Occidente
Parlando di potere e pericolo, torniamo in Europa, non nella Norvegia delle Shieldmaiden vichinghe, ma nell’Inghilterra medievale, alle soglie della caduta di Camelot.
Il libro che ho scelto per te è “Il giorno fatale” di Mary Stewart. D’accordo, tecnicamente è il quarto di una serie, quindi se sei molto precisƏ e vuoi fare le cose per bene, dovresti leggere prima la trilogia di Mago Merlino (“La grotta di cristallo”, “Le grotte nelle montagne” e “L’ultimo incantesimo”). In questa serie che narra il ciclo arturiano, “Il Giorno fatale” racconta la storia di Mordred, il figlio illegittimo di Re Artù e Morgause, sorella di Morgana, e di come si compia la profezia di Merlino in base alla quale quest’ultimo sarà coinvolto nella morte del re. Perché questo romanzo? Perché spiega come non tutto è come sembra.
Da “Excalibur” (1981) a “Merlino” (1998) a “Le nebbie di Avalon” (2001), decenni di film fantasy ci hanno abituato a pensare a Mordred come ad un infido traditore, traviato dalla sete di vendetta di sua madre o sua zia, mentre in “il Giorno Fatale” appare come un giovane tormentato che cerca sé stesso, che non riesce a trovare il proprio posto né nelle Orcadi dove è cresciuto né a Camelot. È un outsider che combatte contro il suo stesso destino.
Non ti rimane che sorseggiare qualcosa di caldo e quindi concludo con una nota pungente: l’infuso di menta e liquirizia della Yogi Tea, di cui suppongo ti colpirà prima di tutto il profumo fuori dal comune, oltre al sapore che è intenso senza essere aggressivo, non eccessivamente dolce, ma che non ha bisogno di zucchero.
Buon viaggio!