A Natale si diventa davvero più buoni?
Ma soprattutto: siamo certi che il miele dei tradizionali film natalizi ci basti?
Se la risposta è no, allora le proposte di oggi stuzzicheranno il tuo interesse, perché si tratta di film che guardano il rovescio della medaglia, quella dedicata al Krampus.
Parlare del Krampus a Natale sembra un controsenso, perché si ha un’idea diffusa delle feste come a un momento di gioia e serenità, che tutti vorremmo vivere. Questo però non deve toglierci il gusto della scoperta, del guardare un film fuori dalla comfort zone natalizia.
Per uscire dai lidi di pan di zenzero e cannella, oggi metto due proposte a confronto, entrambe del 2015:
- Krampus – Natale non è sempre Natale, commedia horror dedicata al demone Krampus;
- In fondo al bosco, thriller drammatico italiano che ha inizio durante una festa di paese in cui sfila San Nicola seguito da un’esercito di Krampus inferociti.
In cambio di questi suggerimenti, ti chiedo di scrivermi nei commenti il tuo punto di vista e un film che mi consigli assolutamente di vedere 🌟😎
Krampus – Natale non è sempre Natale
Durante le festività natalizie mi piace mettermi sul divano insieme a mio fratello e passare del tempo insieme. A volte stiamo in silenzio a leggerci ognuno il proprio libro, condividendo le parti che ci emozionano, altre guardiamo un film natalizio.
Non siamo soliti uscire dalla nostra comfort zone, per niente. Siamo persone semplice, che amano il Natale pan di zenzero e cannella, fatto di film a lieto fine.
Ti chiederai, immagino, come siamo finiti a vedere una commedia horror che ribalta l’atmosfera natalizia classica.
Per sbaglio, ovviamente.
E in buona parte per ingenuità: credevamo nella redenzione del Krampus (puoi ridere se vuoi, ce lo meritiamo).
Il film aveva tutti i presupposti giusti: due famiglie si riuniscono per festeggiare il Natale, genitori e cugini non vanno d’accordo tra loro a causa del diverso stile di vita che hanno.
Un classico, non trovi?
A questo si aggiunge che l’unico a credere ancora in Babbo Natale è il piccolo Max, che preso in giro dai cugini si arrabbia con se stesso e strappa la letterina che aveva intenzione di spedire.
Questo gesto attira le ire del Krampus, il mostro che punisce coloro che perdono lo spirito del Natale.
Ora, dimmi: non ti sembra il presupposto per una storia strappalacrime, in cui tutti si ritrovano a dire a Max quanto sia bello credere in un ormone vestito di rosso che viola la proprietà privata passando per il camino?
Nel momento in cui la casa viene presa di mira dal Krampus, le due famiglie si ritrovano a lottare prima contro una tormenta di neve mai vista prima, poi contro degli omini di pan di zenzero assatanati.
Come in Toy Story, pure qui i giocattoli prendono vita, ma è come rivivere la scena in cui i giocattoli di Sid (primo film, quanti ricordi 💚) afferrano la bambola come fossero cannibali.
👍 Commedia horror dai toni trash adatta a tutti
Per gli amanti dell’horror questa risulterà più che altro una commedia dai toni trash, e dal mio punto di vista non è poi così lontano dalla verità.
Io e mio fratello abbiamo guardato il film con la bocca aperta come due stoccafissi, lanciandoci qualche occhiata nelle scene clou – per esempio quando la famiglia si arma di accette e altre cose per salvarsi.
Nonostante tutto, ho apprezzato questo film, soprattutto per il finale che devo dire mi ha sorpresa.
Il film è senza pretese, quindi perfetto per un pomeriggio o una serata in famiglia o con gli amici, e soprattutto adatto anche a chi soffre molto l’horror. Non siamo certo ai livelli di Hill House.
In seguito è stato pubblicato il fumetto Krampus: the shadow of Saint Nicholas, che darebbe seguito alla storia chiarendo il finale. Non ho letto questa storia, ma dalle recensioni è chiaro che ribalta l’idea che mi ero fatta, rovinandomi la storia.
Preferisco di gran lunga pensare che questo film parli davvero di un Natale che non proprio Natale.
In fondo al bosco
Dopo la commedia horror americana passare al thriller drammatico italiano non è cosa semplice: non potrebbero esserci due film più diversi!
In questo caso ci troviamo davanti a un’ambientazione realistica, accompagnata da un avvenimento che sconvolge la vita di una famiglia: Tommaso, un bambino di 4 anni, scompare durante la sera dedicata alla sfilata dei Krampus.
Cinque anni dopo viene ritrovato un bambino e il test del DNA dichiara che si tratta proprio di Tommi.
Il suo ritrovamento produce effetti contrastanti: il padre, ritenuto da sempre il primo sospettato, si sente liberato da quel senso di oppressione e dimostra tutta la sua felicità. Al contrario la madre fatica ad accettare quel bambino come suo, e lo stesso il nonno materno, che lo percepisce come una presenza demoniaca.
Ambientato in un paese di montagna, dove gli abitanti si conoscono tutti, il film ci mostra la difficoltà di questa famiglia di vivere in serenità un momento tanto delicato.
Ogni loro mossa viene guardata con sospetto e il bambino ritrovato viene sempre più percepito come un’incarnazione del diavolo stesso.
👍 Un film intenso che stupisce e lascia il segno
Il film ha un andamento cadenzato che potrebbe risultare un po’ lento.
Una narrazione che, però, permette allo spettatore di vivere il dramma con una crescente sensazione di angoscia.
Ecco perché si tratta più che altro di un thriller e non di un giallo: nonostante siano presenti le indagini di polizia, gli autori hanno messo l’accento sul mistero, legandolo a un aspetto religioso e quindi mistico.
Ho apprezzato molto l’intensità della recitazione e l’intreccio creato, che mi ha coinvolto lasciandomi il dubbio di un risvolto fantastico o horror.
Dal mio punto di vista questo film lascia davvero il segno.
Bene Quattrocchi, queste erano le mie due proposte: quali sono le tue?
Scrivi i tuoi suggerimenti e le tue impressioni nei commenti 👇 e continua a seguire il countdown Occhio al Natale per non perderti altri suggerimenti pop 🎄🤓