Se leggendo il titolo hai pensato: “Ah, ma esiste anche il libro?”, la risposta è sì.
Jurassick Park è un romanzo di Michael Crichton pubblicato nel 1990, da cui è stato tratto il film.
Era il 1993, io avevo 8 anni e, come tutti i bambini della mia età, andai a vederlo al cinema: uno dei migliori film della mia infanzia (e anche adesso si difende bene!). Ricordo che a scuola non si parlava d’altro: c’erano i dinosauri e non era un cartone animato!
Eravamo tutti emozionati quando abbiamo visto il brachiosauro per la prima volta, insieme ad Alan Grant ed Ellie Sattler. E spaventati quando il T-Rex ha iniziato a mangiare la gente… Ma d’altra parte ci saremmo rimasti male se fosse rimasto tranquillo nel suo recinto.
Qualche settimana fa mi sono messa a curiosare in casa cercando qualche lettura interessante ed ecco che da uno scaffale spunta il libro di Jurassic Park: grafica anni ’90 (inguardabile), 477 pagine e una presentazione intrigante.
Potevo lasciarmelo scappare?
Un’unica cosa: in questo articolo faccio riferimenti diretti alle due trame, quindi non si tratta di un contenuto spoiler free.
Nel caso ci rivediamo a visione o lettura ultimata 😉
Jurassic Park: la trama
La storia di base è sempre quella: un ricco imprenditore, John Hammond, decide di aprire il parco tematico più incredibile della storia, la cui attrazione principale sono dinosauri ricreati in laboratorio.
Poteva andare tutto liscio? Ovviamente no: per colpa di un dipendente di Hammond, l’informatico Dennis Nedry, i dinosauri riescono a uscire dai recinti scatenando il caos.
Steven Spielberg ha fatto una buona trasposizione del libro e ha creato un cult che ha fatto la storia. Con la sua regia e l’utilizzo sapiente degli effetti speciali, ha ricreato l’universo affascinante descritto da Crichton, un mondo in cui bisogna combattere per sopravvivere.
Scene tagliate e atmosfera
Quando si fa una versione cinematografica di un libro è normale tagliare qualche parte, ma qui mancano intere sequenze.
Ad esempio, le scene iniziali con aggressioni alla popolazione da parte di “animali non identificati” (una di queste verrà inserita nel secondo film della saga). Così come gli ultimi 3 capitoli, in cui si scopre un nido di velociraptor e Grant capisce che alcuni esemplari hanno lasciato Isla Nublar.
Nei film la situazione degenera fino a evolversi nel finale catastrofico di Jurassic World: Il Regno Distrutto, in cui i dinosauri fanno l’ingresso vero e proprio nel nostro mondo.
In più le scene d’azione sono state quasi dimezzate.
Un esempio su tutti: la parte in cui Alan, Timmy e Lex scappano da un T-Rex affrontando le rapide di un fiume a bordo di un gommone. Sfortunatamente i costi della realizzazione grafica erano troppo alti e la produzione ha deciso di rinunciare a questa scena.
E che dire di tutti i dialoghi a sfondo scientifico? Nel libro ci sono intere sezioni che ci spiegano come funziona il parco e come si comportano i dinosauri. Si parla del controllo demografico e dei problemi legati alla sicurezza. Inoltre ci vengono mostrate le schermate dei computer con dati e codici di programmazione.
Crichton si è documentato bene prima di scrivere il romanzo: ha attinto alla paleontologia, alla genetica e alla matematica (nei ringraziamenti cita gli esperti con cui ha collaborato). Alcuni dati sono inventati, chiarisce l’autore. D’altra parte stiamo parlando di dinosauri ricreati in laboratorio negli anni ’90: in qualche modo doveva renderli credibili!
L’atmosfera nelle due opere è diversa: nonostante sia sempre presente un mix di paura, suspense e meraviglia, il libro ha un’aria decisamente più cupa. C’è un certo cinismo (o realismo?) di fondo e le scene sono più violente, con evidenti richiami al genere horror.
Nel film, visto da milioni di ragazzini, c’è una distinzione più netta tra bene e male, vengono mangiati solo i personaggi negativi o di poco conto e non si fa riferimento a scenari troppo catastrofici. Spaventare sì, ma nei limiti dell’intrattenimento.
La critica al potere scientifico
Ian Malcolm, il carismatico e bizzarro autore della teoria del caos, è il vero portavoce della morale del racconto: la natura vince sempre (“Life finds a way”).
Lo dice in modo molto chiaro. È solo l’uomo a essere in pericolo, il pianeta troverà il modo di andare avanti. Non dobbiamo usare la scienza solo perché possiamo farlo, dobbiamo chiederci se sia giusto e capire quando fermarci.
La manipolazione genetica dei dinosauri è la metafora che descrive l’abuso delle risorse naturali e la conseguenza può essere una sola: la distruzione della nostra specie.
L’emblema dell’uomo che vuole soggiogare la natura pensando di non pagarne le conseguenze è sicuramente John Hammond.
Nel film lo conosciamo come il facoltoso filantropo che vuole realizzare il sogno della sua vita. “Qui non si bada a spese”, ricordi?
Nel libro, invece… no. È un imprenditore arrogante che non guarda in faccia nessuno pur di raggiungere il suo scopo. Cieco a ogni avvertimento, si irrita perfino con i suoi nipoti che, testuali parole, “non erano stati altro che un guaio fin dall’inizio”.
Sospetto che il cambiamento nella versione di Spielberg sia dovuto al pubblico di ragazzini in sala, in quanto dipingere in modo così negativo il nonno avrebbe potuto turbarli più del necessario.
È fondamentale il passaggio in cui Malcolm dice che per ottenere un potere (qui inteso come capacità e sapienza) ci vogliono tempo e fatica. Alla fine insieme al potere si guadagna la disciplina per non abusarne, ma nel caso della scienza moderna questo equilibrio viene a mancare, perché abbiamo accesso diretto alle informazioni che altri ci hanno reso disponibili.
Malcolm non è il protagonista, ma senza di lui la storia perderebbe senso. Spielberg l’ha reso bene nel film, anche se a un certo punto gli appioppa il ruolo di spalla comica, che nel libro non ha.
È stato molto interessante leggere le sue osservazioni, anche perché per il suo personaggio Crichton si è ispirato alla teoria del caos del professor Heinz Rudolf Pagels.
Jurassic World: Dominion
A oggi sono usciti 5 film dedicati a Jurassic Park ed è in arrivo il sesto, quello che chiude la seconda trilogia: Jurassic World: Dominion.
L’uscita era prevista per giugno 2021, ma le riprese sono state interrotte a causa dell’emergenza legata al Coronavirus, quindi lo vedremo probabilmente l’anno prossimo.
La buona notizia?
Oltre al cast della seconda saga, tornano anche il Dottor Grant e la Dott.ssa Sattler, interpretati dagli attori del primo Jurassic Park: Sam Neil e Laura Dern.
In attesa di vederlo, puoi dare un’occhiata al libro : è una lettura scorrevole e ho apprezzato i numerosi dettagli che nel film mancano. Consigliato!
Libro
voto: 🤓🤓🤓😶😶
pagine: 477
Edito da: Garzanti Editore
Ebook: disponibile su Ibs e Amazon
Film
Voto: 🤓🤓🤓🤓😶
Durata: 2h 7m
Prodotto da: Kathleen Kennedy (attuale presidente Lucas Film) e Gerald R. Molen, distribuito dalla Universal
Regia: Steven Spielberg
Cast: Sam Neil, Laura Dern, Jeff Goldblum