Noi di Parola di Quattrocchi abbiamo deciso di dedicare questo Ottobre a Halloween in tutti i suoi aspetti più mostruosi e più divertenti. In questo inventario di creature dello spavento, non potevano mancare, ovviamente, gli zombie.
Da Benvenuti a Zombieland a The Walking Dead, tramite i fumetti e il cinema i morti viventi sono diventati parte della cultura contemporanea. Con una semplice ricerca su Google potrete trovare tutte le istruzioni di survivalisti esperti per uscire vivi da un’apocalisse zombie; tuttavia c’è anche chi preferisce prenderne parte attivamente e questo è il caso delle Zombie Walk.
Il fenomeno è nato negli USA nel 2000 e si è diffuso anche in Italia, si tratta di una grande riunione di persone in un luogo pubblico, che marciano per le strade della città, vestendosi e atteggiandosi da cadaveri appena usciti dalla tomba o da agenti speciali addestrati a neutralizzarli, come in Resident Evil.
L’evento richiede un certo grado di preparazione nei suoi diversi aspetti e se avete deciso di cimentarvi per la prima volta, ecco alcune dritte affinché la vostra diventi un’efficace Notte dei Morti Viventi e non una Notte dei Morti Dementi!
Aspetto
«La prima volta in una walk è molto divertente e bisogna godersela.»
Silvia, truccatrice
Il primo passo per essere dei veri zombie è averne l’aspetto, che deve essere trasandato ad hoc: vestiti strappati e scarpe comode. In preparazione all’evento, è bene procurarsi vestiti da poter sporcare e strappare, lenti a contatto colorate per uno sguardo più penetrante.
Ogni Zombie Walk solitamente ha il suo punto per il trucco, con make up artist professionisti al servizio dei partecipanti, per rendere al meglio l’effetto decomposizione, magari servendosi di protesi in lattice, secondo le preferenze di ogni singolo attore. Per cominciare con un trucco fai-da-te sono sufficienti un fondotinta chiaro, l’ombra sulle guance per farle sembrare scavate, occhiaie. In entrambi i casi: abbondare con il sangue finto.
Ciack: azione!
«La prima volta è sempre un po’ un salto nel vuoto, perché ti ritrovi circondata da persone che sono vestite e truccate in modo meraviglioso! Ricordo che alla mia prima Walk, nel 2014, rimasi stupita dalla quantità di gente che partecipava!»
Chiara, zombie
«Bisogna sempre conoscere il proprio personaggio.»
Valentino, zombie
Una volta curati il costume e il make up, è tempo di dedicarsi all’interpretazione, dopo tutto, spaventare è un’arte! Una buona strategia sta nell’informarsi e sapere tutto quello che esiste e si riesce a capire di uno zombie e, su internet, c’è veramente tanto materiale, dalle immagini ai tutorial su YouTube.
Non c’è una regola di base su come muoversi, oltre alla camminata lenta e ciondolante bisogna cercare la propria spontaneità e non tentare di emulare gli altri, né nei gesti né nei versi. La base migliore è lo sguardo truce, a cui si possono aggiungere scatti improvvisi, ringhi, andature striscianti, etc… L’importante è stare nel personaggio e, soprattutto, divertirsi.
«L’esperienza da cacciatore è innanzitutto un’emozione unica.»
Francesco, cacciatore
Come ho accennato sopra, l’altro ruolo presente in una Walk è quello del cacciatore, che non richiede trucco, ma solo una divisa da militare. Poiché il cacciatore è riconoscibile davanti al pubblico, dovrà mostrare espressioni più seriose possibili. Questo ruolo richiede piena consapevolezza delle proprie capacità fisiche e, in questo senso, soprattutto la prima volta è bene riferirsi ai più esperti per farsi consigliare.
In generale, gli scontri sono sempre più spettacolari ed entusiasmanti se c’è complicità tra i figuranti delle diverse fazioni.
Do’s… and don’ts
Trattandosi di un evento di massa, per il quale si riuniscono tanti attori e tanto pubblico, ci sono anche accortezze che permettono a tutti di partecipare in sicurezza.
Per esempio, non accanirsi contro chi non riesce a stare al gioco: non spaventare bambini piccoli, animali e in generale chi è troppo impressionabile.
Poi, cercare di non farsi male e non essere troppo violenti.
Ultimo, ma non meno importante: non danneggiare i luoghi che ospitano, come le sale trucco o i camerini, e i beni comuni che si trovano lungo il percorso. Per quanto riguarda i cacciatori, è bene evitare oggetti pericolosi fatti in materiale non idoneo.
Lo Zombie Reporter
«A uno che va a fotografare la zombie walk per la prima volta consiglio 3 cose: scarpe comode, attrezzatura leggera e occhi aperti.»
Filippo, Zombie Reporter
«Prendere parte a un ZombieWalk è indescrivibile, ti riempie di adrenalina, ti senti parte del tutto, spettatore e partecipante allo stesso tempo, sei zombie e cacciatore, sei vita e sei morte.»
Massimo, Zombie Reporter
Ogni evento che si rispetti ha la sua documentazione fotografica e la figura dello zombie reporter partecipa per questo: come chi documenta una tempesta dal centro dell’occhio del ciclone, il fotografo dei morti viventi presenzia alla grande parata horror per realizzare scatti a effetto. Ha tanta strada da fare, anche più degli altri se è un fotografo accurato. La prima volta, per prendere dimestichezza, è consigliabile servirsi di un buon obiettivo zoom, e correggere il tiro a seconda delle esigenze negli eventi successivi.
I figuranti sono i suoi modelli, pronti a recitare per lui e a mettersi in mostra, ognuno con un mood differente, tutti truccati in modo eccellente e realistico da professionisti di ogni calibro: alla fine, ci si diverte tutti in modo sano, anche se a guardare da fuori forse non sembrerebbe!
A Bologna, il gruppo Zombie Inside, dedicato allo sviluppo e diffusione della cultura horror, si è occupato fino a oggi di organizzare walk davvero apocalittiche, dove tutti i partecipanti iscritti possono fare esperienza dei diversi ruoli. La prossima walk in programma si svolgerà a Cervia, il 31 Ottobre, in occasione della notte di Halloween. E ora che avete tutte le informazioni utili, siete pronti a perderci la testa? (…o qualche altra parte del corpo!)