Buona domenica cari quattrocchi!
È proprio il caso di dire che instagram ci ha conquistato il cuore, anzi, tanti piccoli cuoricini: con un semplice tap tap lasciamo la nostra impressione positiva a scatti di vita quotidiana, video divertenti e piatti prelibati.
Menù no limits di scatti
La cucina si è messa in vetrina e ci fa venire l’acquolina in bocca. Non so voi, ma io sono capace di scorrere una quarantina di immagini senza mai stancarmi, alla ricerca del piatto più gustoso o invitante.
A volte – e un po’ me ne vergogno – passo davanti ai forni e alle pasticcerie e quasi mi viene da fare tap tap con l’indice sulle vetrine. Ormai abituata alle bellissime collezioni, veri e proprio menù, dei vari igers account.
Tra tutte, però, ce n’è una che mi ha conquistato con le sue storie, fantasiose e… tascabili: parlo degli scatti di Matteo Stucchi, meglio conosciuto come @idolcidigulliver.
Pocket stories per dolci di smisurata bontà
Guardo ammirata il tuo lavoro, il tuo menù, e non vedo solo dei dolci. Vedo storie, anzi pocket stories, che nutrono anche l’immaginazione. Cos’è nato prima: la passione per i dolci o le miniature?
Ovviamente la passione per i dolci è nata prima. Prima di creare ogni scena penso al dolce da creare e in seguito a come fare interagire le mie miniature, e devo dire che non è sempre facile! Ma la fantasia non mi manca (ride).
Cosa ti ha portato a creare il tuo mondo di storie quotidiane, uniche e gustose?
Tutto ciò che creo lo faccio a casa come passione. L’idea è nata dalla voglia di riuscire a presentare i dolci in una maniera totalmente differente, per riuscire a strappare un sorriso a chi guarda.
Come me ci sono altri artisti che fanno la stessa cosa, ma utilizzando ogni cosa e oggetto. Io ho voluto concentrarmi sui dolci, visto che sono pasticcere.
E noi lo apprezziamo molto, mangiare con gli occhi ci fa sognare. Se ti chiedessi di descriverti con tre dei tuoi scatti, quali sceglieresti?
Sceglierei il tortino con il cuore morbido, il tiramisù perché mette sempre di buon umore, e la millefoglie, è il mio dolce preferito.
Qual è la storia o scenografia a cui tieni di più?
Senza dubbio, il tiramisù! È lui che mi ha portato a essere conosciuto. È uno scatto pulito e semplice, e a volte questo ripaga molto di più di lavori più scenografici.
La semplicità premia sempre, in effetti, ma ci sono anche progetti che richiedono molto più tempo e fatica. Qual è il tuo?
L’albero delle fragole: una fatica attaccarle! (ride)
Ci saluti con il tuo motto?
Una frase che dico sempre e che mi identifica è: il sorriso è la chiave di lettura del mio lavoro. In quanto va bene apprezzare con gli occhi, ma tutto viene meno se non lo si fa con il cuore.