Hallowe’en è ormai alle porte.
Sei pront*?
Se hai programmato una serata all’insegna del cinema da brivido, ma non sai cosa scegliere, il canale YouTube ALTER ha più di duecento cortometraggi tra cui scegliere, creati appositamente non solo per far accapponare la pelle, ma proprio per andare a sfiorare i meandri più oscuri della nostra psiche.
Il progetto
I video della ALTER cominciano a comparire su YouTube a partire dal 21 Maggio 2018, con un ritmo serrato di tre video a settimana.
Oggi conta più di settecentomila iscritti.
ALTER produce e pubblica lungometraggi, serie e racconti. Lo scopo del nuovo marchio horror è esplorare la condizione umana attraverso prospettive deformate e punti di vista inusitati. Promuove la creatività di registi emergenti lanciando prodotti dal linguaggio attuale, per un pubblico che comprende sia gli amanti del genere affermato in stile classico, sia gli spettatori di nuova generazione.
Il sentimento
L’analisi psicologica di molti dei corti ALTER parte da un sentimento dominante, che è la causa principale di tutti i risvolti successivi. Che sia l’ambizione come in Bite, o il dolore come in The Dollmaker (il mio preferito!), la vanità come in Slut, la frustrazione come in Salvatore o l’amore incondizionato come in O negative, ogni situazione si dirige verso un crescendo di eventi mossi da quell’emozione fino a capitolare in un finale a sorpresa che non può non suscitare una riflessione.
Al di là del reale
E a proposito di finale, come in ogni horror, anche nei cortometraggi ALTER quello è il pezzo forte…
Ma non è detto che sia risolutivo.
Anzi, in realtà spesso il finale rimane sospeso, non perché lasci la strada aperta per un seguito, ma proprio perché non fornisce tutte le spiegazioni! In episodi come Ella, Juliette, Nightland, Ink e molti altri, allo spettatore non vengono forniti tutti gli elementi in merito a ciò che sta accadendo o perché e spesso gli autori nella descrizione del video chiedono agli utenti di commentare con la loro versione dei fatti.
Non si tratta di un caso! L’immaginazione è uno degli strumenti più efficaci dell’horror: lambiccarsi il cervello senza avere la certezza è molto peggio che avere un’immagine chiara, fosse anche splatter.
L’attualità
Un’operazione coraggiosa e innovativa riguarda tutta quella serie di cortometraggi che hanno chiari riferimenti a problemi di attualità non facili da trattare.
Il primo di questo genere che ho avuto modo di vedere è The Herd, uno scenario inconcepibile quanto realistico che tratta lo sfruttamento delle donne senza mezzi economici e senza origini ai fini di lucro di una grande azienda di produzine di cosmetici. Un tuffo al cuore.
L’altro che mi ha colpito è stato The Bride, che è ambientato nel contesto della condizione delle donne rapite, schiavizzate e uccise dallo Stato Islamico e da Boko Haram. Accanto a questo, The Invaders, una drammatica rappresentazione del sentimento anti-musulmano che si sta diffondendo nella nostra società.
Per concludere in bellezza la serata, non possono mancare i video horror-comedy con il loro irriverente humor nero, come East Hell e Death Metal.
Nietzsche affermava che se si scruta a lungo in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di noi. L’abisso di ALTER è la cinepresa: pront* a guardare?