Mancano poche settimane all’inizio del nuovo anno accademico.
La scelta dei corsi da seguire si fa sempre più pressante e cercare di far coincidere gli orari di tutte le lezioni è un’impresa titanica.
Se poi nei tuoi progetti vi è anche la voglia di affrontare un periodo di studi all’estero, è ora di rimboccarsi le maniche e scegliere la meta del tuo viaggio Erasmus.
Quando bisogna preparare progetti di questo tipo, la burocrazia, dai tempi biblici, è pressoché infinita.
Ecco il motivo per il quale – assieme ad Anna, una mia amica neolaureata in Italianistica – voglio darti cinque utili consigli per organizzare al meglio il tuo Erasmus in Inghilterra.
Come scegliere l’università e i corsi
La scelta dell’università in cui svolgere il proprio periodo di studi all’estero è una fase dell’organizzazione dell’Erasmus che richiede pazienza e ricerca.
Il primo passo da muovere in questa direzione riguarda la nazione in cui si vuole svolgere il proprio Erasmus.
Nel caso di Anna, il suo desiderio era quello di poter studiare in un paese anglosassone, l’Inghilterra nello specifico, e ha orientato la sua scelta verso l’Università di Warwick, una delle migliori nell’ambito delle lettere moderne.
La scelta dei corsi è un altro processo che esige tempo: innanzitutto, bisogna individuare una corrispondenza tra i corsi della propria università e quelli offerti dall’ateneo dove svolgerai l’Erasmus, affinché vi sia un’affinità di contenuti.
Inoltre, è importante, una volta individuati i corsi e ottenuta l’approvazione del tutor, contattare i professori – almeno nel caso dell’Università di Warwick – per poter iscriversi ai corsi.
Quasi tutti gli insegnamenti sono a numero chiuso, con obbligo di frequenza, e spesso i posti disponibili sono limitati.
Ad esempio, ai corsi del dipartimento di Modern Languages che Anna ha frequentato, gli studenti ammessi non erano più di quindici.
Come prepararsi alle lezioni
Lo svolgimento delle lezioni nelle università inglesi è ben diverso rispetto alle università italiane: preparati a svolgere un ruolo attivo nel processo di apprendimento.
La prima parte delle lezioni, solitamente, consiste in una classica lezione frontale in cui il docente espone alla classe l’argomento del giorno.
La seconda parte, definita seminar, invece, è dedicata al confronto e al dibattito, sia con interventi spontanei, in cui ognuno esprime il proprio punto di vista sul tema trattato, che attraverso domande che il professore rivolge ai propri studenti.
È quindi indispensabile recarsi in aula preparati, leggendo e consultando i materiali didattici che con regolarità vengono caricati sul proprio portale, al fine di poter partecipare attivamente alle dispute.
Inoltre, non avrai più nessuna scusa per saltare le lezioni o arrivarvi in ritardo: l’Università di Warwick ha ideato un’app, My Warwick, che, attraverso una semplice notifica, ti ricorda l’orario di inizio delle lezioni e il luogo in cui si svolgono.
Attraverso l’app è anche possibile scaricare i materiali didattici e, caricandovi dei soldi, funzione come una carta di credito ed è possibile fare acquisti nei locali presenti all’interno del campus.
Come prepararsi agli esami
Dimentica le attese interminabili fuori dall’ufficio del professore, aspettando che arrivi il tuo turno per poter sostenere l’esame.
In Inghilterra, e più in generale nei paesi di origine anglosassone, tutti gli esami sono scritti.
Nessuno, una volta uscito dallo studio del docente, ti verrà a chiedere: «Che domande ti ha fatto?».
Gli esami scritti – basandomi su quelli che la mia amica Anna ha sostenuto a Warwick – consistono nella presentazione di un elaborato scritto, il famoso essay, la cui lunghezza si aggira, a seconda dell’insegnamento, tra le duemila e le cinquemila parole, escludendo note, riferimenti bibliografici, appendici e quant’altro funge da elemento paratestuale.
Si tratta di un vero e proprio elaborato scientifico, il quale richiede alcune settimane per la sua stesura e che, prima di essere approvato, deve superare un rigoso controllo antiplagio.
La scelta dell’argomento dell’essay può essere libera, proponendo un argomento di ricerca, oppure è possibile seguire alcune indicazioni date dell’insegnante.
Il voto è espresso in centesimi e, in alcuni casi, anche i lavori di gruppo o individuali svolti durante il periodo delle lezioni vanno a influenzare la valutazione finale.
La vita nel campus
Per poter ottenere un alloggio all’interno del campus è indispensabile compilare la domanda per l’accomodation non appena l’università ti fornisce le credenziali per poter accedere al proprio portale.
L’Università di Warwick mette a disposizione dei propri studenti varie tipologie di alloggi: alcuni sono dotati di bagno privato in camera, altri di bagno in comune, è possibile scegliere se voler condividere il proprio appartamento con altri studenti oppure no.
Come in ogni campus universitario che si rispetti, anche in quelli inglesi sono presenti ristoranti, supermercati, bar, ma anche centri sportivi, centri estetici e saloni di parrucchieri, insomma una vera e propria città in miniatura a portata di studente.
Come sfruttare al massimo il tempo libero
All’interno dell’Università di Warwick è presente un apposito organo, l’International Student Office Trips, che organizza viaggi in varie località del Regno Unito.
L’ufficio pianifica i viaggi nel minimo dettaglio facendosi carico dell’intera organizzazione: dai trasporti a eventuali alloggi, nel caso di viaggi di più giorni, mettendo anche a disposizione degli studenti delle guide turistiche.
Tra le mete vi sono città come Cardiff, Bath, Cambridge e Edimburgo.
Nel caso tu non voglia partecipare a questi viaggi organizzati, non temere.
Puoi decidere in autonomia la meta della tua gita domenicale e programmare il tuo weekend in assoluta liberata.
L’Università di Warwick è ben collegata dall’efficiente rete di mezzi di trasporto inglesi: ogni dieci minuti è possibile prendere un autobus che porta alla stazione di Coventry, la più vicina, e da lì raggiungere le principali città dell’Inghilterra.
Quattrocchi, sei pronto per programmare il tuo Erasmus e partire per l’Inghilterra?
Spero che questi cinque consigliano possano essere utili per partire preparato ed evitare alcuni spiacevoli contrattempi dell’ultimo minuto.
Se invece la tua meta è al di là degli Urali e dell’Himalaya, in Cina, ti inviato a leggere questo articolo di Arianna.