E così sei un neo laureato o uno studente in cerca di un buon tirocinio, e hai deciso di andare in avanscoperta al Career Day.
Beh, non siamo la Guida Galattica per gli Autostoppisti, ma possiamo dirti: Don’t panic!
Periodicamente, le università e le aziende per il diritto agli studi come Er.Go organizzano giornate per mettere in contatto i giovani e le realtà del mondo del lavoro in cerca di nuove figure.
Io e Francesca abbiamo partecipato più di una volta a queste iniziative e, per esperienza, possiamo dirti che sono molto utili, ma anche confuse e disorientanti. Soprattutto se partecipi per la prima volta.
Guarda caso, il prossimo 20 Febbraio l’Università di Bologna ha organizzato l’edizione 2018 del suo Career Day.
Quindi, ecco le nostre cinque mosse per rendere la tua esperienza proficua.
1. Pianifica
Pianifica in anticipo tutto.
Come arrivare, quanto rimanere e dove pranzare se hai intenzione di rimanere tutta la giornata.
Compra i biglietti dei mezzi in anticipo e cerca di non farti cogliere impreparato da nessun genere di imprevisto.
Il sito dell’UniBo in questo senso è molto utile.
Viene incontro anche alle esigenze degli studenti fuori sede, e fornisce tutte le istruzioni utili su come raggiungere il luogo e cosa bisogna fare una volta arrivati.
La fase di pianificazione ti serve per evitare di finire nel pallone per delle sciocchezze. Fare più colloqui in un giorno è stressante, crea agitazione, perché ci si mette alla prova più volte.
Giocare d’anticipo ti permetterà di sentirti più tranquillo e sereno.
2. Classifica le aziende
Anche se passassi tutta la giornata al Career Day, ti sarebbe impossibile parlare con gli sportelli di ogni azienda presente.
Redigi un tuo elenco delle ditte a cui preferisci presentarti, a partire da quelle di maggior interesse per te.
Questo ti è utile per vedere nello specifico che figura cercano, così capire quali esperienze ti rendono adatto a quel ruolo.
Non tutte le aziende presenti sulla pagina del Career Day scrivono di chi hanno bisogno e per cosa o per quanto tempo sono in cerca.
Il nostro consiglio è quello di capire se in quell’azienda c’è un reparto in cui potresti inserirti. Perché sedersi a colloquio, spiegare da che corso di laurea si viene e sentirsi chiedere “Ma come mai è venuta da noi?” senza avere una risposta convincente da dare, non aiuta.
3. Ottimizza il curriculum
Ecco qualche dritta per ottimizzare al meglio il tuo curriculum.
Metti in luce i tuoi punti di forza come lingue o competenze, soprattutto se non hai esperienze lavorative precedenti. Usa una foto sorridente e accattivante, così che quando riguarderanno i curriculum raccolti, il tuo viso catturi l’attenzione.
Non sottovalutare hobby e soft skills, ossia tutte quelle capacità che hai acquisito nel tempo, in grado di renderti unico e di rimarcare su alcuni punti.
Per esempio. Se il lavoro per cui farai richiesta richiede una persona capace di lavorare in team, parla del tuo impegno nello sport di squadra o nelle attività di volontariato.
Se invece la posizione da ricoprire richiede di lavorare da soli, di sapersi autogestire, metti in primo piano il tuo impegno individuale nello studio, e parla dei tuoi successi. Sottolinea, poi, che durante l’università hai saputo anche gestire attività extra e un lavoro occasionale o part-time.
La verità è che intorno a te avrai centinaia di altri laureati o studenti con il tuo stesso percorso di studi, quindi la tattica da usare è differenziare il tuo curriculum.
E per essere sicuro di aver fatto un buon lavoro, mostralo a più persone in modo da ricevere diverse impressioni.
Inoltre, sia l’Università sia l’Er.go organizzano seminari e sportelli di preparazione, dove professionisti del settore risorse umane ti insegneranno a focalizzare i tuoi obiettivi.
Un ultimo consiglio: se decidi di stampare più copie dello stesso curriculum, allora fallo il più conciso possibile. Una facciata basta e avanza per creare curiosità. Starà a te riempire durante il colloquio gli spazi mancanti.
4. Mantieni la calma
Punto importante: non ti agitare più del necessario. Questa esperienza deve essere utile prima di tutto a te, per la tua formazione. Questo è l’inizio delle sfide che ti troverai ad affrontare.
La tua vita lavorativa non dipende da questa giornata! Quindi sfruttala per trarne il meglio e dare il meglio di te.
Non arrivare sul posto in tensione, fai tutto ciò che ti serve per rilassarti: ascolta la tua canzone preferita, fai una colazione golosa e abbondante.
Se ti è possibile, organizzati con altri amici e compagni di studio per andare tutti insieme, così potrete sostenervi a vicenda e confrontarvi.
Questo, però, non significa che dovrete andare a fare la fila per le stesse aziende o gli stessi ruoli.
Andare alla ricerca di un lavoro non è come scegliere la scuola degli amici d’infanzia.
Ragiona con la tua testa, scegli per conto tuo.
Ma soprattutto, se l’agitazione raggiunge le stelle, fai una pausa.
Prendi un caffè, mangia un biscotto o siediti a guardare qualche immagine su Instagram.
Lanciare frasi come “Sì, ma tanto sono qui giusto per vedere”, “Alla fine non sono veri colloqui, lascio solo il cv” o “Tanto non serve a niente”, portano solo pessimi risultati.
Alla tua persona perché sminuire l’importanza di quel momento te lo fa sottovalutare, e rischi di non essere pronto quando sarà il tuo turno.
E nemmeno agli altri, che finiranno per odiarti visto il carico di ansia che metterai sulle loro spalle.
5. Colloquio: presentati al meglio
La persona davanti a te si è appena seduta, quindi a breve sarà il tuo turno. È venuto il momento di tirare fuori tutta la forza di cui sei provvisto e fare mente locale.
In media un colloquio dura venti minuti, ma ci sono aziende che tengono molto meno (nel caso in cui la vera selezione la facciano tramite il loro sito) o molto di più, se prevedono qualche domanda in lingua.
Per affrontare i fatidici venti minuti, parti con il piede giusto: l’abbigliamento.
Sì, l’abito non fa il monaco, ma rende comunque l’idea.
Non dico di accantonare i jeans, ma evita quelli strappati o troppo bassi.
Bermuda, sandali, ciabatte e leggins non sono adatti per un colloquio. Anche se ora all’università alcuni professori non battono ciglio, quando si cerca lavoro il nostro modo di vestirsi farà capire all’altro quanto ci teniamo a essere considerati. Quanto rispettiamo il suo tempo e il suo mestiere.
Quando ti diranno di accomodarti, porgi la mano a chi ti farà il colloquio. Se le persone sono due, stringila due volte.
Anche qui si tratta di educazione. E credici, abbiamo visto le brutte facce che fanno i recruiter quando hanno a che fare con mani sfuggenti o non pervenute.
Una volta consegnato il curriculum, la prima cosa che chiedono è quella di presentarsi.
Un errore molto comunque è quello di ripetere per filo e per segno ciò che è scritto nel Cv. Quello lo possono leggere anche da soli!
Il nostro consiglio è quello di prendere in considerazione solo l’ultimo anno. Descrivi i momenti salienti, sicuramente presenti nel cv, e aggiungi dettagli che sulla carta non possono trovare. Ossia tutte le capacità e competenze di cui ora sei provvisto.
Per esempio aver frequentato l’università ti ha insegnato a gestire il lavoro da solo ed entro i tempi stabiliti. Cosa da sottolineare se hai compiuto gli studi senza finire fuori corso.
Dopo gli studi ti sei messo subito alla ricerca di un lavoro ma senza risultati?
Allora parla di ciò che hai fatto per presentarti preparato al colloquio che stai sostenendo.
Ti sei tenuto allenato con le lingue grazie ai libri e alcuni podcast o hai seguito qualche corso online di marketing.
Se hai svolto solo dei lavoretti occasionali, parla di quello più significativo. Grazie al quale hai sperimentato il lavoro di squadra, o il lavoro per obiettivi.
Su come affrontare un colloquio ci sono molte altre cose da dire. Per questo abbiamo pensato a una grafica con le risposte alle 5 domande che rivolgono più spesso ai colloqui.
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Così che tu possa prepararti al meglio per il Career Day!
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