Buongiorno e buoni spaghetti a tutti!
Se pensavate fosse un venerdì come tanti, dovrete ricredervi: oggi è lo Spaghetti Day e abbiamo pensato di passarlo con voi in modo speciale.
Si potrebbe dire, sacro.
Parlare di pasta va sempre bene, ma da brave italiane con gli occhiali vogliamo puntare più in alto.
Pronti a conoscere il Pastafarianesimo o Flying Spaghetti Monsterism?
Spaghetti e polpette, l’idea
Vi ricordate Lilly e il Vagabondo? La loro cenetta romantica era a base di spaghetti e polpette, un piatto della tradizione italiana come è vero che lo strumento più suonato nella nostra bella penisola è il mandolino.
Un piatto che in America è piaciuto parecchio, e del quale è possibile trovale online la ricetta definita perfino iconica sul sito Martha Stewart!
E se lo dice Martha, perché non crederle?
Un cibo iconico come questo non poteva rimanere a lungo in disparte nel menù, e lo pensava anche Bobby Henderson che nel giugno 2005 decide di farne una divinità: lo Spaghetti Monster, una creatura con tentacoli macchiati di sugo, grandi occhi a polpetta e capace di volare.
Flying Spaghetti Monsterism, la creazione
Bobby Henderson, studente di fisica, creò questa creatura e la rispettiva religione non per un amore incondizionato verso pasta e polpette, bensì per protesta.
Il Kansas State of Education aveva deciso di insegnare nelle scuole sia il creazionismo sia la teoria dell’evoluzione, e dedicare a entrambe le materie lo stesso numero di ore. Dal momento che a loro avviso il creazionismo era una valida alternativa agli studi di Darwin.
Nella sua lettera indirizzata al Kansas State of Education, Henderson affermò che la sua teoria fosse valida quanto quella del disegno intelligente e divino. Di conseguenza andava inserita tra le materie da esporre agli alunni.
Chiamò la sua teoria Pastafariana, Pastafarianism in inglese, una sincrasi di pasta e Rastafarianesimo, religiosa nata negli anni Trenta del Novecento e presentata come l’erede del Cristianesimo.
La risonanza degli spaghetti e dei pirati
Questa sfida lanciata con sarcasmo e ironia non passo inosservata. Il Pastafarianesimo e il suo Spaghetti Monster ebbero risonanza in tutto il web, e divennero simbolo di opposizione nei confronti dell’insegnamento del creazionismo nelle scuole pubbliche.
Tanto che lo stesso Henderson arrivò a creare il sito intitolato Church of the Flying Spaghetti Monster, per poi pubblicare il libro The Gospel of the Flying Spaghetti Monster nel 2006.
E visto che tale movimento nasce dal web, perché non far partire tutto dai pirati?
A quanto pare gli originari Pastafariani.
Australia, terra di pirati e spaghetti
Dal web si passa alla realtà: in Australia il Pastafarianesimo è stato dichiarato una religione a cui poter aderire. Sotto la cui chiesa ci si può perfino sposare!
E come per le altre religioni americane, se si paga la somma richiesta, si può essere ordinati ministri.
Insomma, come ha detto il The Atlantic, il pensiero che aveva criticato le organizzazioni religione è diventato un movimento organizzato, i cui membri tengono in testa niente di meno che uno scolapasta.
Anche qui in Italia esiste la Chiesta Pastafariana, nata a Roma nel 2012 e nel 2014 diventata associazione.
Sembra proprio che la pasta sia tornata a casa, non trovate?