Ciao Quattrocchi!
Mi sembra passata un’eternità dall’ultima volta che ho scritto un articolo.
In questo periodo abbiamo rallentato un po’ le pubblicazioni per riuscire a fare tutto e bene, e pur sapendo che a volte è necessario rallentare, mi manca non essere tanto presente.
Una delle cose che quindi sentivo il bisogno di fare è di creare un momento di relax: metterci qui a parlare di libri con un infuso o una tisana.
Ho pensato a un drink and read autunnale, e la tisana che ti propongo è a basa di cacao, arancia e cannella. Fa parte della serie Superfood di L’Angelica e questa tisana in particolare ha la qualità di dare il buonumore.
Tu che prendi? Se non hai la tazza pronta, ti aspetto, e prepara anche due biscotti che non guastano.
Appena hai fatto, si parte 👇
Tre libri con tisana
Quando è nata la rubrica Drink&Read, Parola di Quattrocchi era ancora agli inizi e l’idea si basava sul trovare un drink da abbinare a un libro.
La cosa mi piaceva molto, perché ripensare ai libri letti nell’ottica del gusto mi veniva abbastanza spontanea.
Il processo inverso, invece, non è stato semplice come immaginavo.
Il cacao emana un profumo avvolgente e inconfondibile non appena l’acqua calda tocca la bustina. Se si annusa la tisana si sentirà anche l’arancia, anche se non risulta pronunciata allo stesso modo.
Un rapporto che resta anche nel sapore.
La cannella, invece, fa da legante. La si percepisce mentre si beve la tisana, ma non arriva a colpirti troppo, e questo per me è stata una fortuna perché non l’apprezzo troppo negli infusi e simili.
Quindi: i tre libri scelti sono così. Raccontano qualcosa che ci risulta palese, di impatto, con una narrazione chiara che aiuta a dare risalto agli aspetti principali.
Soprattutto, hanno un tono caldo, che avvolge, come i colori autunnali, e al contempo un lato più piovoso da cui mettersi al riparo stando in casa a bere una tisana.
Mai stati così felici
Mai stati così felici
Sono sempre stata attratta dalle saghe familiari perché mi fanno sentire partecipe.
Per piacermi davvero, però, una saga deve avere personaggi veritieri.
Le persone sono ricche di sfumature, pregi e difetti, quindi penso non ci piaceranno mai al cento per cento.
Eppure, per quanto ci siano i difetti, possiamo concordare con loro, stringere una forte amicizia o innamorarci.
Ecco, con Mai stati così felici è andata così. Non mi sono innamorata, ma ho sentito vicini quei personaggi.
La storia raccontata è quella della famiglia Sorenson, dal primo incontro tra David e Marylin, alla nascita e crescita delle loro quattro figlie.
Un viaggio che parte dagli anni Settanta e che Claire Lombardo ci presenta alternando presente e passato tramite una serie di flashback ben studiati.
La cosa che più mi ha colpito di questo romanzo è come le figlie e altri personaggi si mettano in costante rapporto con la “perfezione” della coppia David e Marylin.
Il loro amore, il loro modo di comunicare in silenzio, il loro affrontarsi viene percepito dagli altri come un metro con cui misurarsi, per poi sentirsi insicuri e quasi schiacciati dalla propria imperfezione.
La coppia in realtà non è perfetta, o comunque lo è a modo suo.
Un modo che non si può imitare perché non si può essere qualcun altro.
Nonostante la figura paterna di David e del nipote Jonah abbiano ruoli importanti, la presenza maschile l’ho comunque trovata meno definita.
Sono le donne che spiccano con i loro traumi, i loro caratteracci e le loro debolezze.
Un aspetto che all’inizio mi ha irritata – perché solo loro hanno così tanti difetti? Perché solo loro fanno così tanti casini? –, ma poi mi ha fatto sentire serena.
La perfezione di facciata a cui spesso veniamo avvicinate è stata rotta.
Si entra nella complessità della vita, delle rinunce, delle battaglie e di quanto questo ci renda le persone giuste per chi ci sta vicino.
Non la perfezione, ma quello che siamo.
Voto: 🤓🤓🤓🤓😶
Scritto da Claire Lombardo
Edito da Bompiani edizioni
Pagine: 560 (una brossura morbida e dal profumo buonissimo 💛)
Disponibile in formato ebook
Quello che non ti ho mai detto
Il mio preferito del mese di aprile 💛 e che a ripensarci continua a darmi le stesse sensazioni avute durante la lettura.
Anche in Quello che non ti ho mai detto di Celeste Ng viene raccontata la storia della famiglia Lee, a partire però da un evento molto spiacevole: Lynda viene trovata morta nel lago e la sua famiglia si ritrova ad affrontare il lutto oltre alle indagini di polizia.
Di cosa si è trattato: omicidio o suicidio?
La morte di Lynda è l’escamotage che fa da collante alle storie dei componenti della famiglia con cui entriamo in contatto pagina dopo pagina e del contesto sociale in cui si muovono.
Siamo nell’America di fine anni Settanta e il padre di Lynda, di origine cinese, è un professore universitario che ancora non si sente integrato.
I suoi genitori sono arrivati senza conoscere la lingua e lo hanno mantenuto facendo lavori umili, un ricordo che ancora lo tormenta.
La madre di Lydia, infatti, è la classica americana – bionda, occhi azzurri –, che si ritrova a rinunciare alle sue ambizioni e a identificarsi solo nei ruoli familiari: moglie e madre.
Ho trovato molto coinvolgente il modo in cui il romanzo racconta la situazione di razzismo che è presente in America, a partire proprio dall’esigenza del padre di sposarsi con un’americana per assicurarsi di avere un briciolo di “normalità” e dare ai figli un genitore con la pelle bianca.
Oltre al tema del razzismo troviamo anche quello dell’emancipazione femminile, del diario di non essere più riconosciuta come individuo ma sempre e solo in relazione a qualcun altro.
Tanto da rendere opprimente la vita.
Non ci sono però solo le difficoltà legate all’etnia e all’essere donna: il romanzo parla anche dell’adolescenza e del rapporto che si ha con i propri genitori, fratelli, sorelle e amici.
Voto: 🤓🤓🤓🤓🤓
Scritto da Celeste Ng
Edito da Bollati Boringhieri
Pagine: 271 (una brossura morbida e dal profumo buonissimo 💛)
Disponibile in formato ebook
Ragazze elettriche: fantascienza femminista
Dopo due saghe familiari arrivo con un fantascientifico che ho ascoltato su Storytel.
Non sono una da audiolibro e con questo romanzo l’ho confermato, perché se lo avessi avuto in forma cartacea o ebook lo avrei finito in due giorni.
Con Storytel ci ho messo quasi un mese 😅🤣
Nonostante questo l’ho trovato un romanzo illuminante: mi ha fatto pensare parecchio, e trattandosi di uno Young Adult ha tutte le carte in regola per essere affrontato come lettura contemporanea anche a scuola.
Immaginate che un giorno le ragazze in età adolescenziale sviluppino un organo o muscolo all’altezza della clavicola che permette loro di inviare scariche elettriche.
All’inizio si tratta di un potere da dover controllare e che mette le donne in una situazione di stallo, considerate ora esseri da correggere.
Poi le cose cambiano: questo potere le rende più forti, le fa sentire libere. Finalmente hanno l’occasione di uscire dalla morsa della società che chiedeva loro di non uscire tardi la sera o che le puniva non appena tentavano di ricoprire un ruolo di potere.
Tra i tre libri proposti questo è quello più improntato a mostrare la situazione socio-politica dei giorni nostri.
La narrazione viene fatta in prima persona da donne di età differente, ognuna pronta a ribellarsi alla società patriarcale in cui viene inserita. A fare riflettere è proprio l’inversione di ruoli che si va a creare dovuta al passaggio di potere: ora sono gli uomini che vengono incoraggiati a uscire in gruppo o a non fare tardi la sera per evitare di subire abusi.
Un messaggio forte che mostra come alcune donne trattino gli uomini come oggetti, esseri inferiori a cui poter fare ciò che si vuole. Tanto da togliere loro i documenti di identità e obbligarli a uscire solo in presenza di una donna.
Molto interessante tra l’altro la geografia politica costruita dall’autrice.
Le donne che ci vengono presentate sono in politica, viaggiano o non abitano solo in America, e questo ci offre una visione anche di quei paesi in cui la discriminazione di genere è molto radicata.
Tra le voci narranti l’autrice ha inserito anche quella di un ragazzo, che in qualità di reporter ci mostra un punto di vista differente sulla situazione e rende l’intera storia più vera, sottolineando come le discriminazioni di oggi siano una questione di potere.
Voto: 🤓🤓🤓🤓😶
Scritto da Naomi Alderman
Edito da Nottetempo edizioni
Pagine: 446
Disponibile in formato ebook e audiolibro
Sto scoprendo adesso Celeste Ng grazie a Tanti piccoli fuochi e devo dire che si sta scavando un posticino d’onore nel mio cuore di lettrice accanita! È davvero una grande autrice 😊
Ciao Alix! Sono d’accordo, per questo spero arrivi presto un suo nuovo romanzo. Da un lato sogno un’altra saga familiare – scava davvero bene nell’animo umano portando a galla i “sotterfugi” sentimentali che ognuno di noi ha anche verso se stesso –, dall’altro spero anche in qualcosa di nuovo. Magari in un thriller poliziesco! Che in un certo senso si avvicina a Quello che non ti ho mai detto, andando però ad ampliare la parte di indagini e ricerche 🤞🤓
Sembra un’ottima idea!! Speriamo davvero che avvenga presto, in ogni caso sono sicura al 100% che il libro sarà una figata!