Bingo letterario da quarantena: cosa ho letto e cosa leggerò

Bingo letterario da quarantena: cosa ho letto e cosa leggerò

Tempo di lettura 6 minuti

Ciao Quatrocchi, la fase due è iniziata: come ti senti?

Io in stallo, a essere sincera.
Ho il timore ci si prenda più libertà del dovuto e che questo ci porti punto e a capo.
A parte questo continuerò a lavorare in Smart Working fino ai primi di giugno, quindi conto anche questo mese in quarantena.

Perché ti dico questo? Per il bingo letterario da quarantena!
Ho pensato che tutte le letture fatta in questo periodo vadano celebrate, in un certo senso, perché mi hanno tenuto compagnia ed evitato di impazzire 🤯
Grazie a questi libri sono potuta uscire senza lasciare casa mia e non è cosa da poco.

Quindi, in cosa consiste questo bingo?
In pratica faccio bingo ogni volta che leggo, finito il libro (o scelto il libro da leggere) assegno una categoria tipo “libro con un animale nel titolo”.
Sì, sto giocando al contrario, perché di solito si parte dalla categoria e poi si cosa leggere per riuscire a completare il bingo.
Questo però porta frustrazione e io non voglio sia una gara. Ho letto questi libri e li ho classificati in questo modo, sono contenta e voglio condividerlo con te 😃

In questo articolo ti recensirò due letture:

  • Heartstopper – VOL 1, di Alice Oseman ed edito da Oscar Vault per la collana INK;
  • ANDREA, di Lo stato sociale e Luca Genovese, edito da La Feltrinelli Comics.

Mentre in fondo potrai vedere le letture portate a termine e quelle in corso.
Quale ti intriga di più? Di quale vorresti la recensione?
Ricordati di scriverlo nei commenti, e buona lettura 🤓

Heartstopper – VOL 1: il primo di una serie

Ho avuto il piacere di leggere Heartstopper – VOL 1 in anteprima, perché mi è stato gentilmente inviato dalla Oscar Vault.

Il volume uscirà il 12 maggio, quindi manca davvero poco e nel caso ti intrighi l’idea non dovrai aspettare a lungo per poterlo avere tra le mani, soprattutto se sei fan di Alice Oseman o se cercavi un’autrice di storie queer.

Alice Oseman ha debuttato come scrittrice di Young Adult con Solitaire, dove compaiono i personaggi Charlie e Nick, protagonisti della serie Heartstopper.
Con il primo volume veniamo a conoscenza del momento in cui i due si conoscono e iniziano a frequentarsi da amici. In pratica uno spin off narrato anche attraverso le immagini, perché si tratta di una graphic novel.

Con Solitaire Alice Oseman ha trattato temi quali l’amicizia, la salute mentale e le relazioni LGBT+, punti davvero interessanti per uno Young Adult e che rivediamo in Heartstopper.

La storia è ambientata in Inghilterra e i due ragazzi frequentano un liceo maschile, aspetto che mette ancora più in risalto le problematiche legate al coming out e all’omosessualità.
Tutta la scuola sa che Charlie è gay, anche se non ha fatto un vero e proprio coming out.
Dopo un primo periodo di bullismo, Charlie viene spalleggiato dai ragazzi più grandi che pongono fine alla situazione e il rapporto con gli altri studenti torna a essere tranquillo. È molto apprezzato in tutta la scuola per il suo modo di fare gentile, simpatico e alla mano, aspetti che nota anche Nick.

Charlie e Nick vanno d’accordo sin da subito e diventano amici.
Come accade nelle commedie, per Charlie l’amicizia si trasforma in cotta e come tutti gli adolescenti inizia a fare viaggi mentali sulle possibili dichiarazione d’amore corrisposto.

Fin qui niente di nuovo sotto il sole, adolescenza, amicizia, amore e incomprensioni: il pacchetto è completo!
Quello che distingue Heartstopper è il modo di Alice Oseman di raccontare l’età adolescenziale, mostrando i personaggi quando sono soli in camera, a rimuginare sulla giornata appena trascorsa.
Mi è piaciuta molto l’intimità che l’autrice è riuscita a catturare, perché viene facile immedesimarsi in quelle azioni, in quei pensieri. Mi ha fatto ricordare la mia adolescenza, a quando oltre a struggermi per ciò che non funzionava mi capitava di riflettere sul mio corpo, sulla mia sessualità e se qualcosa in me non andasse bene.

Con Heartstopper vediamo questa situazione attraverso gli occhi di due ragazzi, in particolare come Nick cerca di elaborare le proprie emozioni.
A questo si aggiunge lo sguardo di figure esterne, quello dei compagni che possiamo dire essere rappresentanti della società.
In modo particolare quando Nick fa entrare Charlie nella squadra di rugby della scuola.
Gli altri ragazzi iniziano a esternare le loro perplessità, come il fatto che in quanto gay Charlie non sia interessato allo sport o sappia di cosa si tratta.

Uno dei momenti più belli è proprio il confronto tra la squadra di rugby con l’allenatrice, che non ammette disquisizioni sulla sessualità altrui proprio perché personale, privata.
Inoltre, il fatto che ad allenare ci sia una figura femminile rompe gli schemi, rendendo il racconto ancora più impattante.

Dal mio punto di vista si tratta di un ottimo primo volume, dal momento che descrive la problematica dell’accettazione di sé a tutto tondo.
Lo consiglio soprattutto a chi sta vivendo la fase adolescenziale anche se, dati i temi trattati, potrebbe risultare una lettura interessante per chi si pone domande su questioni LGBT+.
Mentre per chi è abituato a leggere di questi temi, Heartstopper è la lettura leggera e da fangirl ideale da affrontare tra un libro impegnato e l’altro.

Unica pecca? Avrei preferito leggerla a colori come è stata realizzata la copertina.

Voto: 🤓🤓🤓😶😶 (è solo il primo volume, quindi non voglio stare troppo alta non avendo idea di come procederà)
Pagine: 288
Edito da Mondadori collana Oscar INK

Disponibile anche in formato ebook

ANDREA: graphic novel

Potevo trovarle una categoria più carina, ma mi sembrava rispettasse a pieno le classiche challenge letterarie.
Detto questo: ANDREA è una graphic novel molto intensa e per quanto non parli di quarantena, mi ha ricordato la situazione attuale.

Il protagonista di questa storia è Andrea, proprietario del Bar 123 nella città di Bologna.
L’intera vicenda ruota intorno alla quotidianità del protagonista, che si ritrova ad affrontare una riqualificazione del quartiere che obbligherà le persone a traslocare, perdendo così le proprie abitazioni e nel caso di Andrea il luogo di lavoro.

Oltre allo sguardo di Andrea, arrabbiato nei confronti di una società che mette da parte i giovani, vediamo quello di Jura, un ragazzo serbo che aspetta di ricevere la cittadinanza italiana, e quello di Azzurra, l’architetta che si occupa della riqualificazione.

Con questi tre personaggi Lo Stato Sociale racconta dei problemi di razzismo che non colpiscono solo l’Italia e che ci portano a ragionare per comparti stagni, tanto quanto delle difficoltà per riuscire a emergere.
A dare maggiore enfasi alla narrazione ci sono i disegni di Luca Genovese, che al bianco e nero alterna sfumature di azzurro per indicarci dove appoggiare lo sguardo.

La storia presenta tratti poetici che vanno a contrapporsi alla concretezza di quanto leggiamo.
Bologna è proprio lì, la conosciamo è una città vicina e questo rende le preoccupazioni dei personaggi ancora più concrete.

Ho apprezzato molto le ambientazioni nel bar, dove la calca e il sovrapporsi delle voci è stato raffigurato in modo molto preciso, tanto da farmi sentire una delle clienti.
E mi è piaciuto molto il modo in cui è stato tirato fuori il problema di essere Azzurra: una donna in una società patriarcale che la mette alle strette, dove non può mostrare debolezze o incertezze, deve andare fino in fondo per non rischiare di non perdere altre opportunità.

Voto: 🤓🤓🤓😶😶
Pagine: 128
Edito da Feltrinelli per la collana Feltrinelli Comics

Disponibile anche in formato ebook


Molto bene Quattrocchi, siamo arrivati alla fine e al bingo letterario da quarantena in tutta la sua bellezza!
Qui sotto trovi le letture fatte dal 10 marzo a oggi, comprese quelle in corso.
Come vedi ci sono delle caselle coperte, due delle quali già provviste di categoria: presto ti svelerò di che letture si trattano 😏
Ora tocca a te: cos’hai letto in questo periodo? Quali di queste letture vorresti vedere recensita?

Qual è il tuo punto di vista?