Sono diciassette giorni che mi ritrovo tappata in casa, ma so che c’è gente chiusa tra le mura domestiche da molto più tempo.
Così come so di essere fortunata, perché:
- sono in salute e convivo con Damiano;
- ho un gatto – Zorro 💛 – con cui giocare e di cui occuparmi;
- posso lavorare in Smart Working 8 ore al giorno;
- ho Parola di Quattrocchi;
- ho i mezzi per tenermi in contatto con la mia famiglia e le mie amiche.
Se questa situazione fosse capitata un anno fa dopo una settimana avrei dato di matto.
Abitavo da sola in un piccolo quartiere lungo la tangenziale ovest di Milano, senza connessione internet. Avevo solo i giga del telefono e per guardare le web tv, usare il pc e tutto il resto erano giusti giusti, quindi a un certo punto avrei dovuto scegliere se scaricare una puntata o fare una video-chiamata.
Sì, avevo comunque una situazione privilegiata, così come so che in quarantena non mi sarebbe bastata.
In questi giorni stanno uscendo tantissimi consigli online di esperti (e non) su come sfruttare al meglio questo periodo.
È anche vero, però, che non sempre in quarantena si ha lo spirito per affrontare la situazione.
La preoccupazione è una brutta bestia, si insinua in profondità, e ognuno di noi la affronta in modo differente.
Quindi oggi non voglio darti alcun consiglio su cosa devi o dovresti fare per stare meglio. Con questo Zoom Mate ti racconto come sta andando la mia quarantena, e cosa ho escogitato per sentirmi meglio.
Perché sì, nonostante l’elenco delle mie fortune, stare in casa ha coltivato tutti i timori provati durante il periodo d’esami all’università, quando in effetti passavo in casa la maggior parte della giornata.
Stessi orari, nuova routine
Forse hai letto che all’inizio della quarantena ho avuto qualche disagio da Smart Working.
Nell’articolo avevo detto che mi sarei concentrata per cambiare prospettiva, così da vedere il bicchiere mezzo pieno.
Per farlo sono partita dai freelance: sono andata a rivedere i loro post, video e articoli pubblicati prima del COVID-19.
Quello che oggi ci sembra oro colato, in realtà non è niente di più che acqua calda. Loro lo dicevano già di gestire il lavoro da casa come se andassimo in ufficio.
Per esempio vestirsi la mattina ed evitare di stare in pigiama tutto il giorno, o dedicare uno spazio della casa al lavoro così da definire anche lo spazio per il riposo.
E magari riuscire a darsi un orario di inizio, pausa e fine giornata.
Ma come funziona quando lo spazio per lavorare e riposarti è anche l’unico che vedrai per giorni?
MadFit: allenamento appena sveglia
Io ho cambiato routine, pur mantenendo gli stessi orari – che coincidono con l’orario di lavoro in azienda.
Devo dire che è stato un passaggio spontaneo: il primo giorno avevo ritardato la sveglia perché tanto non avrei dovuto affrontare il traffico del mattino per arrivare in ufficio. Poi però dal giorno successivo ho deciso di continuare a svegliarmi alle 6.30 e di dedicare mezz’ora al fitness.
Sono due settimane che mi alleno tutti i giorni, dal lunedì al venerdì. E se al mattino ho fatto qualcosa di leggero, torno ad allenarmi alle 17 per altri venti minuti.
Muovermi, sentire i muscoli indolenziti e la carne greve mi fa sentire di essere uscita da uno spazio limitato.
Un limite che mi ero data qualche tempo fa, perché mentalmente non riuscivo a dedicarmi anche a questa attività.
Per gli esercizi prendo spunto da MadFit, il canale YouTube di Maddie Lymburner, che ha pure un canale dedicato all’alimentazione.
Mi piacciono molto le sue playlist dedicate a diverse tipologie di allenamento e divise per la durata.
Seguo i suoi video come consigli e metto insieme gli esercizi creando allenamenti diversi ogni giorno. Questo mi aiuta molto a pensare le mattine come a un nuovo inizio.
È davvero liberatorio sentirmi così motivata quando suona la sveglia, e per la prima volta in vita mia non penso ad avere un corpo scolpito o a vedere subito i risultati estetici. Nella mia testa c’è solo l’idea di sentirmi senza vincoli, di sentire che mi sto muovendo.
Coltivo gli hobby: meglio e senza stress
Le giornate si sono allungate, soprattutto i fine settimana.
E mi sono resa conto che appena finisco di lavorare non è un peso dedicarmi ai miei hobby.
Mi spiego meglio.
Prima la serata libera iniziava più tardi per via del traffico e quando mettevo piede in casa sentivo arrivarmi addosso una valanga di cose da fare.
E la cosa brutta è che gli hobby, come leggere e scrivere, erano nell’elenco, come dei prendispazio che mi impedivano di fare altro.
O scrivo, o guardo YouTube, o sistemo l’armadio.
O sistemo la stanza, o stiro, o leggo.
Stare a casa mi sta aiutando a rimettere ordine alle cose, a capire che non devo pigiare tutti gli hobby nel fine settimana.
E devo dire che la sto vivendo meglio e senza stress, anche se forse il motivo è che gli stress sono diventati altri.
In questo periodo non me la sento di spendere soldi, perché nella mia testa le uscite serali sono state sostituite da tutti i pranzi in più che faccio a casa e non in mensa. Tanto quanto dalla bolletta della luce che sarà più alta, perché ora faccio andare il computer tutto il giorno, e così via.
Quindi per i libri faccio affidamento a queste tre piattaforme:
- Media Library, la piattaforma digitale legata al prestito bibliotecario;
- Mondadori Store, che ha circa 38 mila ebook gratuiti;
- Open Library, anche questo funziona come una biblioteca e i libri a disposizione sono in diverse lingue.
Bene, questa è la mia quarantena a oggi.
Tu invece come stai? Riesci a tenerti occupat*?