Quattrocchi, oggi ti voglio portare in un mondo fatto di raffinate illustrazioni in bianco e nero consigliandoti tre opere di autor* asiatici da binge-reading pubblicate da BAO Publishing:
- Fiori di biscotto di Hisae Iwaoka;
- Night Bus di Zuo Ma;
- Ryuko di Eldo Yoshimizu.
BAO Publishing è una casa editrice milanese fondata nel 2009, specializzata nella pubblicazione di fumetti, sia per adulti sia per bambini e young adult, provenienti un po’ da tutto il mondo.
Con una media di circa sessanta pubblicazioni l’anno, BAO Publishing è facilmente identificabile dal logo: un simpatico bulldog francese di nome Cliff, realizzato dal fumettista Cliff Chiang.
Il nutrito catalogo di titoli – fra i quali spiccano quelli di Zerocalcare, di cui Francesca ha parlato in un suo recente articolo – sì è ampliato negli ultimi anni con la nascita di due nuove collane: 宝 (bao), che in mandarino significa “tesoro”, collana votata alla promozione di autor* e opere cinesi, e Aiken, collana dedicata ai manga giapponesi.
Hisae Iwaoka, Fiori di biscotto
«Questo che dolce è?»
Hisae Iwaoka, Fiori di biscotto, Milano, BAO Publishing, 2019, p. 182
«Mmmh? È un fiore di biscotto.»
Tra i corridoi e le aule di una scuola prendono vita le vicende di Fiori di biscotto, manga one-shot di Hisae Iwaoka.
Hisae Iwaoka è una mangaka originaria di Chiba.
Salita alla ribalta nel 2006 grazie alla pubblicazione di Fiori di biscotto sulla rivista Ikki, è oggigiorno una delle mangaka più popolari in Giappone.
Lo stile di disegno giocoso, quasi bambinesco è il marchio distintivo di Hisae Iwaoka.
I personaggi dalle teste gigantesche e dalle fronti spaziose sono caratterizzati da tratti semplici e puliti, che vengono esagerati per riprodurre i più svariati stati d’animo.
Gli ambienti, in cui dominano gli spazi bianchi, sono essenziali e le linee tremolanti li rendono cartooneschi, come se fossero usciti dalla penna di un bambino.
Ma la vera protagonista di Fiori di biscotto è la scuola.
Le dieci storie che compongono il volume sono incentrate sulle vicende personali di tutti quei personaggi che si aggirano nel complesso scolastico, ognuno con i propri grattacapi da risolvere.
La prima storia – Il coniglio in classe – si presenta come un racconto corale in cui un’intera classe si prende cura di un coniglio trovato in giardino; mentre le altre nove si focalizzano su coppie o su singoli personaggi.
Spesso chi in un racconto svolge un ruolo marginale, diventa il protagonista di quello seguente; in questo modo il lettore può approfondire l’universo di quel personaggio e scoprire nuove sfaccettature della sua personalità.
Fiori di biscotti è pervaso da una malinconia sfuggevole che permette al lettore di entrare in empatia con i professori e gli studenti che animano le pagine del manga e trovare una risposta a quelle domande che ognuno di noi si è sicuramente posto:
Cosa nel sarà del mio futuro?
Quando rivedrò quella persona di cui sento la mancanza?
Voto: 🤓🤓🤓🤓🤓
Autrice: Hisae Iwaoka
Casa editrice: BAO Publishing
Pagine: 192
Zuo Ma, Night Bus
La strada è un posto di continui incontri e addi, e non ero più impaziente di tornare a casa.
Zuo Ma, Night Bus, Milano, BAO Publishing, 2018, p.86
I lunghi viaggi sono un’occasione per entrare in intimità con se stessi, per esplorare il proprio inconscio e ripercorrere la propria vita.
Questa è l’essenza di Night Bus, fumetto firmato da Zuo Ma, autore nato nel 1983 nella provincia di Hubei, che approda sul mercato librario italiano con quest’opera.
Night Bus si apre con un evento banale che, almeno una volta, è capitato a tutti noi: scendere per errore alla stazione sbagliata e perdere l’ultimo treno per poter tornare a casa.
La protagonista, una ragazza quattrocchi dai lunghi capelli corvini in parte nascosti da una berretta, si trova costretta a prendere uno strambo autobus notturno.
L’autobus notturno, in realtà, non la porterà a casa, ma la condurrà in un viaggio onirico che troverà spiegazione solo nel lungo epilogo; un epilogo mesto in cui, però, ogni vicissitudine raccontata ha una propria ragione d’essere.
La narrazione frammentaria, in alcuni casi, risulta dispersiva e difficile da seguire.
Le relazioni di causa ed effetto sono caotiche, quasi prive di logica; ma è questo senso di estraniamento che rende vivo il racconto e che invoglia a proseguire la lettura.
Night Bus proietta il lettore in un sogno a occhi aperti dove il confine tra realtà e immaginazione diventa sempre più indefinito, fino a sfumare in una corrente di sporadici ricordi.
I ricordi della protagonista sono abitati da bizzarri esseri: un trio di ufologi in erba, un ragazzino con i superpoteri da gatto, un preside simile a un assolotto, un bruco gigante custode di un villaggio.
Lo stile con cui Zuo Ma ha realizzato i personaggi di Night Bus – soprattutto gli esseri umani – rimanda, per alcune posizioni in cui sono stati tratteggiati e gli abiti da loro indossati, ai manifesti di propagandi comunista.
Potente strumento di comunicazione di massa durante l’Epoca maoista, questi manifesti affondano le loro radici nel realismo sovietico, in cui il soggetto principale era la popolazione, posta al centro della scena.
Night Bus è un sogno in bianco e nero colmo di eventi surreali che porta il lettore a scavare nella propria memoria alla ricerca di un passato dai contorni sfumati.
Voto: 🤓🤓🤓🤓😶
Autore: Zuo Ma
Casa editrice: BAO Publishing
Pagine: 216
Eldo Yoshimizu, Ryuko
Il freddo penetrante della notte permeò la loro pelle, da cui l’odore di sangue e polvere non accennava a venir via […].
Eldo Yoshimizu, Ryuko, Milano, BAO Publishing, 2017, vol. 1.
L’ultimo titolo di cui ti voglio parlare è Ryuko, un’opera noir in due volumi firmata da Eldo Yoshimizu.
Nel 2011 l’artista Eldo Yoshimizu, in un momento in cui sentiva il bisogno di raggiungere con la propria arte un pubblico più ampio, decise di realizzare il suo primo fumetto: Ryuko.
Ryuko, un manga autoprodotto, ha visto la luce in Francia dove è stato pubblicato nel 2015 da Le Lezard Noir; mentre in Italia è stato lanciato da BAO nel 2017.
Un’assassina con un drago tatuato sulla coscia che ha ereditato il dominio del padre che si estendeva dal Giappone alle sponde del Mar Nero e, ora, leader di una banda di malavitosi che fa capo alla yakuza: questa è Ryuko.
Diciotto anni prima degli eventi narrati, in seguito a un colpo di stato nel regno di Forossyah, Ryuko prende in custodia Barrel, la figlia del re.
Diciotto anni dopo, mentre Ryuko sta impartendo una sonora lezione alla sua protetta, un attacco militare al quartier generale della banda dà il via a una serie di eventi che porteranno la protagonista a fare luce sul misterioso passato della sua famiglia.
Si apre così una narrazione non lineare intervallata da alcuni flashback, un’epopea di sangue, sparatorie e gesta frenetiche.
Il tratto rapido ed energico e i disegni che fuoriescono dai bordi delle vignette enfatizzano la dinamicità degli eventi, coinvolgendo il lettore nella frenesia di questo manga d’azione.
I tratti delle illustrazioni e i personaggi femminili ricordano il fumetto americano degli anni Novanta: eroine in costume da bagno o in striminziti abiti che, come le protagoniste di Sin City, sono sempre pronte a combattere e a sporcarsi le mani.
Ryuko si muove agile e sinuosa facendo proprie le caratteristiche della maestosa creatura tatuata sulla sua gamba; non a caso, ryu in giapponese significa “drago”.
Proprio come il drago, l’animale leggendario per eccellenza, Ryuko si presenta come un manga di nicchia lontano dalle pubblicazioni più tradizionali.
Voto: 🤓🤓🤓🙂😶
Autore: Eldo Yoshimizu
Casa editrice: BAO Publishing
Pagine: 256 (vol.1), 240 (vol.2)
Quattrocchi, sei pront* per divorare questi titoli?