E se a Natale quest’anno qualcosa dovesse andare storto quest’anno?! Tranquilli! Ci pensano gli Elfi al Quinto Piano di Francesca Cavallo, l’autrice della celebre serie delle Storie della Buona Notte per Bambine Ribelli di cui abbiamo parlato tempo fa qui su PdQ. Da bambina lettrice, cresciuta con Jo di Piccole Donne come role model, oggi è lei che scrive per ispirare le menti delle nuove generazioni e quest’anno è tornata sulla scena letteraria con una favola natalizia originale, nel suo inconfondibile stile.
Elfi al Quinto Piano è una favola dedicata al coraggio e all’abbattimento dei pregiudizi: ci racconti in cosa è “ribelle” questa nuova pubblicazione?
Elfi al quinto piano è ribelle in almeno due modi diversi. In primo luogo perché i bambini che sono i protagonisti della storia organizzano una piccola rivoluzione per salvare il Natale e far riscoprire ai propri genitori la bellezza di vivere come una comunità accogliente. In secondo luogo, perché è una fiaba di Natale tradizionale per tanti versi, che ha però al centro una famiglia composta da due mamme (una nera e una bianca) e tre bambini.
Come mai hai scelto di pubblicare una favola di Natale? Con che occhiali guardi il Natale, più da bambina o più da scrittrice o altro?
Il Natale è la mia festa preferita. L’ho sempre amato moltissimo e ho amato le giornate pigre delle vacanze, passate a leggere davanti al camino o a guardare i film in tv con la mia famiglia. Mamma ho perso l’aereo, Miracolo sulla 34esima strada, Canto di Natale… Sono tutti stati d’ispirazione per la scrittura di Elfi al Quinto Piano. Volevo creare un’esperienza simile, che desse spazio a una storia che celebra la tradizione in una chiave… ribelle!
Tu sei regista, sceneggiatrice teatrale, innovatrice sociale, fondatrice di “Sferracavalli, il Festival Internazionale di Immaginazione Sostenibile” e direttrice creativa della startup educativa Timbuktu Labs: come influenza tutto questo la tua narrazione?
Per me la scrittura è come una bacchetta magica. Se ben utilizzata può far accadere cose incredibili e può davvero cambiare il mondo. Che si tratti di scrivere libri, film, podcast, progetti… poco cambia. Se scrivendo riesco ad aprire un varco verso mondo possibile e a intrigare le persone abbastanza da volerlo abitare… beh, per me equivale a fare tombola. (Per usare una metafora natalizia)
Cos’è cambiato e cosa è rimasto dalla prima pubblicazione di Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli ad Elfi al Quinto Piano oggi?
È cambiato tutto e allo stesso tempo poco è cambiato. Sicuramente la scrittura dei libri di Bambine Ribelli mi ha dato una piattaforma molto più ampia e mi ha fatto fare delle esperienze professionali preziosissime. Oggi, però, come prima di Bambine Ribelli, ho fondato una società che è ancora agli inizi con cui voglio raccontare nuove storie. Quindi sono sempre io, a caccia di storie magiche e di modi nuovi per raccontarle!
Cosa vuoi dire a tutti i Quattrocchi che leggono questa intervista?
Spero davvero di cuore che Elfi al Quinto Piano vi piaccia, vi emozioni e vi tenga compagnia durante le vacanze di Natale. E anche che vi diverta, visto che è un’avventura piena di colpi di scena!!!