Leggere mi ha salvata in pandemia, e continua a salvarmi ora che per diverse ragioni soffro d’ansia.
Mai stata una persona ansiosa e per questo posso dire che fino a ora stereotipavo molto le persone con l’ansia.
Tra le tante cose, l’ansia mi porta a comprare più libri per sentire qualcosa di concreto tra le mani.
Mi rassicura andare in libreria, il poter trovare una storia che plachi il mio animo.
Allo stesso tempo, l’ansia mi perfora lo stomaco al pensiero dei soldi spesi, a come avrei potuto metterli da parte, a come avrei potuto essere più generosa con chi ne ha davvero bisogno.
Insomma, questa breve guida in 3 punti – per ridurre le spese senza diminuire le letture – serve anche a me.
Per aiutarmi a trovare un equilibrio.
1. La biblioteca: dal libro all’ebook
Ti ricordi la biblioteca?
Com’è che funzionava? Quanti libri si potevano prendere?
Devo dire che ne ho un ricordo meraviglioso grazie a mia mamma.
Mi ci portava spesso quando ero bambina e ho continuato a usufruirne di frequente per tutte le superiori e l’università, quando avevo introiti da stagista, quindi poco più di una miseria.
La biblioteca è anche un bel luogo di incontro, peccato che con la pandemia le cose siano decisamente cambiate.
E poi il dramma della restituzione è sempre dietro l’angolo: a volte è la fiacca, altre ci si scorda di dovere restituire il bottino.
Quindi come fare per avere zero spese e depennare qualche romanzo dalla lista delle letture?
Iscriversi su Media Library tramite la vostra biblioteca, o le vostre biblioteche come nel mio caso 😎
Media Library è il sistema bibliotecario digitale che permette di scaricare gli ebook e salvarli su eReader, smartphone e computer, dove rimarrà fino alla scadenza per poi restituirsi da solo!
Bello, eh?
Per iscriversi basta chiedere alla propria biblioteca di riferimento, anche alcuni enti permetto l’iscrizione direttamente via web.
Come Fondazione per Leggere a cui ho aderito durante la pandemia attivando la tessera digitale.
Per saperne di più sul sistema digitale, ecco qui la pagina dedicata a domande e risposte 👉 Media Library FAQ
2. Letture in abbonamento: audiolibri, Kindle e Kobo
Ormai viviamo di abbonamenti, e a volte mi chiedo se siano davvero una garanzia di risparmio.
Ne prendi uno perché lì pubblicano le puntate della tua serie preferita, poi c’è la piattaforma con la serie più chiacchierata assolutamente da vedere e avanti così, fino a farmi salire l’ansia.
In questo caso trovo sia utile la divisione dei beni.
Audible, per esempio, dopo il primo mese gratuito, costa €9,99 al mese e può essere usato su 10 dispositivi allo stesso tempo.
Dividendo la spesa con amici o parenti la spesa si riduce, ma non le tue letture!
L’account sarà intestato a una sola persona, che dovrà condividere password e ID.
Per suddividere gli ascolti, basterà creare delle raccolte all’interno della libreria e magari mettere il tuo nome a quella con i tuoi audiolibri 🤓✌️
Per Storytel non so come funzioni in caso di uso su più dispositivi, ma è comunque un ottima alternativa, con altrettanti titoli interessanti.
3. Scambio libri su Acciobooks
Un’altra buona idea è lo scambio libri.
Soprattutto ora che il sito Acciobooks è stato rinnovato 🤩
L’apertura dell’account è gratuita, così come attivare fino a 3 scambi di libri in contemporanea.
Qui potrai vendere o scambiare i tuoi libri, andando alla ricerca di quelli che tanto desideri leggere.
Le possibili alternative, nel caso tu voglia solo vendere libri senza averne altri in cambio, sono:
- Libraccio, sia online sia nei negozi;
- Vinted, dove in realtà si vende qualsiasi cosa e sempre di più vede comparire account dedicati solo alle letture.
Questi sono i miei 3 modi per ridurre le spese senza diminuire le letture.
Fammi sapere cosa ne pensi e soprattutto se anche tu conosci qualche altro sito o metodo per risparmiare senza rinunciare al tuo hobby 😃
Ottimi suggerimenti anche se, personalmente, preferisco la mia “biblioteca” personale e toccare i libri con le mani, annusarne il profumo e ascoltarne il rumore delle pagine. Ancora non ho pensato alle versioni digitali, anche se mi ritengo un buon utilizzatore di tecnologia. Io approfitto delle fiere del libro e delle “librerie usate”.